Scrivere un cartoon?
Oggi è troppo complicato, anche se il computer aiuta la fantasia.
Lo dichiara a Il Giornale il più importante produttore italiano di cartoni animati, Iginio Straffi, che sabato scorso ha "debuttato" per la seconda volta sugli schermi Usa con una sua creatura: Monster Allergy, venduta alla Warner Bros.
L'unico cartoonista italiano che riesce a vendere in USA, ex disegnatore di fumetti ed ora patron della Rainbow, spiega com'è cambiata la scrittura del genere rispetto agli anni '60-'70.
"Il Linguaggio dei cartoni -afferma – è molto diverso rispetto ai tempi d'oro.
Allora andavano episodi auto-conclusivi che duravano 5-6 minuti. Oggi ci sono intrecci e dialoghi molto più complessi che si articolano nella durata tipica di 26 minuti. E spesso con la continuità tra un episodio e l'altro, anche se le tv faticano ad impegnarsi nel trasmettere le serie in ordine e integralmente. I cartoni sono la prima cosa che viene sacrificata, spostata di orario, come spesso abbiamo visto fare sulla Rai, ad esempio".
La laboriosità della scrittura rispecchia peraltro la complessità di un mercato mondiale sempre più duro e concorrenziale.
Straffi lo fotografa così:
"Oggi le major, se vendono un film di grande successo, un blockbuster, impongono ai network di comprare in blocco anche una serie di cartoni animati. Così gli spazi liberi si riducono. E la proliferazione dei canali satellitari dedicati paradossalmente non ha aumentato gli spazi. Perché l'audience si è frammentata e si fa fatica a trovare sponsor pubblicitari.
Mentre l'offerta di produzioni si è quintuplicata…"
"Oltretutto oggi per coprire i costi di produzione di un cartone, che possono ammontare a 5-6 milioni di euro per una serie da 26 episodi, è fondamentale puntare sul merchandising, e per gestire quel settore servono investimenti e un approccio imprenditoriale. Ad esempio bisogna produrre delle style guide, linee guida corredate da disegni, che costano molto ma che sono indispensabili per uniformare la produzione di gadget in tutto il mondo.
Quindi passare attraverso una serie di passaggi, uno più difficile dell'altro: dalla produzione del cartone, alla vendita, alla conquista del cuore dei bambini. E l'ultimo, il più difficile: far sì che scatti il meccanismo di identificazione, per cui i bimbi vogliano immedesimarsi nei personaggi".
La tecnologia, per fortuna, semplifica la difficile vita degli autori del 2000:
"La base resta sempre la creatività del singolo, che continua a fare i primi schizzi a mano come una volta.
Con i computer aumentano le possibilità espressive. Noi ci puntiamo molto».
Vai al sito di Iginio StraffiVai al sito della Rainbow di Iginio Straffi, la prima azienda in Italia di cartoon'sVai alsito ufficiale di Monster Allergy, cartone della Disney Italia pubblicato da Rainbow, che sabato 23 settembre ha debuttato negli Usa: è il secondo prodotto italiano del genere che sbarca negli Usa, dopo lefatine Winx, anch'esso della Rainbow. Vai alle risorse on line dei maestri mondiali dei cartoons, secondo Iginio Straffi: scheda e sitografia di Hayao Miyazaki, e biografia di Matt Groening, sul sito dei Simpson.