Argomenti trattati
Si è molto sentito parlare di omotransfobia grazie alla c.d.
legge Zan che ha ricevuto il sì della Camera. Oltre all’individuazione di una fattispecie di reato, la legge Zan prevede anche iniziative di assistenza e supporto alle vittime di omotransfobia.
La legge Zan introduce il reato di omotransfobia per chi discrimina gay, lesbiche e trans attraverso atti di violenza fisica o verbale. La proposta di legge del deputato Zan ha ricevuto il sì della Camera il 4 novembre.
Adesso, può passare al vaglio del Senato. Ma, l’omotransfobia cos’è? Per capirne il significato, basta partire dall’omofobia con cui si intende la paura e l’odio nei confronti degli omosessuali. Ebbene, l’omotransfobia oltre gli omosessuali include anche la dimensione della transessualità. Dunque l’odio e la paura verso omosessuali e transessuali.
Il Ddl Zan è stato depositato il 1° luglio scorso alla Commissione Giustizia della Camera. La proposta viene così identificata per via del deputato del Partito democratico Alessandro Zan che ne ha proposto l’attuazione.
Con la legge, nello specifico, si andrà ad estendere il concetto di discriminazione. Infatti, ad oggi il divieto di discriminazione è relativo a motivi di ordine razziale, etnico o religioso. A questi motivi con la legge Zan si aggiungono come discriminatori anche quelli legati al “genere e sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere“.
Con l’approvazione del Ddl, fra i reati d’odio non rientreranno solo quelli legati a razza, etnia o religione, dunque.
Verranno puniti tutti coloro che esprimono odio in senso più ampio. Un odio nei confronti di coloro che hanno scelto un orientamento sessuale piuttosto che un altro, laddove per orientamento non si intende soltanto l’omosessualità ma anche la transessualità. Un’ampia tutela nei confronti di vittime che fino ad oggi non ne hanno avuta alcuna.
Come si realizza concretamente questa tutela? Attraverso un aumento della tutela legislativa: pene più severe per chi commette crimini o istiga a commetterli contro omosessuali e transessuali.
Ma anche attraverso una tutela della persona che verrà assistita laddove vittima di simili crimini. Per la prima volta infatti la legge Zan istituisce un percorso di assistenza su vasta scala per omosessuali e transessuali.
Si tratta di un supporto alle vittime di violenza che si realizza attraverso la creazione di “centri antidiscriminazione e case rifugio“. All’interno di questi luoghi, le vittime saranno seguite e supportate da personale specializzato.
Quest’ ultimo offrirà assistenza sanitaria e psicologica alle persone che per via del proprio orientamento sessuale vivono serie difficoltà quotidiane nel tentativo di una propria realizzazione personale.
Le vittime di omotransfobia, non rischiano soltanto attacchi verbali e/o corporali ma affrontano una serie di problematiche quotidiane legate proprio all’intento vessatorio e discriminatorio perpetrato contro di esse. Stiamo parlando dell’impossibilità di trovare lavoro, oppure perfino di trovare qualcuno che condivida con esse la casa o gliene affitti una.
Una legge dunque che andrebbe a supportare il percorso di queste persone per l’acquisizione dei diritti spettanti loro in quanto individui.