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Redattore dei più noti quotidiani del panorama nazionale, Oreste Del Buono è ricordato dagli italiani per la sua incredibile penna. Scopriamo il suo percorso nel mondo della scrittura, tra giornalismo e prosa.
Chi era Oreste Del Buono
Oreste Del Buono, nato a Poggio l’8 marzo 1923 è stato uno scrittore, nonchè giornalista italiano. Cresce all’Isola d’Elba, per poi trasferirsi a Milano dove studia e vive gli anni di guerra. Proprio durante il conflitto entra in Marina e viene catturato dai tedeschi, passando così un anno e mezzo di prigionia in Germania.
Una volta tornato alla normalità si distingue per le sue traduzioni, rendendosi noto soprattutto per la dedizione ai testi francesi di generi vari come la fantascienza, il giallo, ma anche testi cinematografici e pubblicitari. Del Buono è per esempio il traduttore di opere come “Madame Bovary” di Flaubert e “L’azzurro cielo” di Bataille. Tra gli autori tradotti si ricordano però anche Diderot, Conan Doyle, Wilde, Fleming e moltissimi altri.
L’esordio di Oreste Del Buono
Prende parte marginalmente al Gruppo 63, riconosciuto per essere un movimento di neoavanguardia, caratterizzato quindi dalla sperimentazione formale. Pubblica in questi anni con Feltrinelli alcune opere sue come “Racconto d’inverno”, “Un intero minuto”, “Un tocco in più” e molti altri. Tra il 1945 e la fine degli anni novanta realizza infatti un grandissimo numero di romanzi di successo.
Svolge inoltre il ruolo di editor in case editrici note come Rizzoli, Bompiani o Garzanti, rendendo famosi in Italia molti autori stranieri e presentando alcune menti emergenti del panorama nazionale. Introduce infatti autori tra cui Achille Campanile, Giovannino Guareschi e Paolo Villaggio. In questi anni è molto amato per la sua opera di valorizzazione della cultura popolare che prevede per esempio anche la stesura della prima “Enciclopedia del fumetto” italiana.
Il successo di Oreste Del Buono
Riconosciuto per il suo spirito eclettico, si distingue per la scrittura di libri e pensieri su registri come Federico Fellini e Billy Wilder. Prende parte inoltre al telegiornale diretto da Maurizio Costanzo, “Contatto”, dove svolge il ruolo di commentatore sportivo. Nel corso degli anni ottanta collabora inoltre con “La Stampa” curando anche la rubrica “Risponde O.d.B.”, gestita insieme a “Amici maestri” e “Luoghi comuni” presenti su “Tuttolibri”.
In televisione si distingue per la riduzione televisiva “Resurrezione”, creata con Fianco Enriquez, ma anche in radio con “Le interviste impossibili” realizzate con Carmelo Bene. Si fa conoscere al grande pubblico soprattutto per la direzione di “Linus”, il periodico a fumetti.