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Ornella Vanoni è una delle cantanti che hanno fatto la storia della musica italiana, nonché quella con la carriera più longeva.
È sulle scene dal lontano 1956 ed è considerata tra le maggiori interpreti della musica leggera del nostro paese. Una vita tutt’altro che ordinaria e una simpatia che è fuori dal comune.
Ornella Vanoni è nata il 22 settembre del 1934 a Milano. Contrariamente a quello che si può immaginare, la sua aspirazione era quella di affermarsi in campo estetico. In numerose interviste, infatti, ha ammesso che voleva diventare estetista perché aveva l’acne e il suo sogno era quello di “guarire” la sua pelle.
Nonostante ciò, Ornella si è lasciata convincere da un’amica della madre a tentare la strada della recitazione e, nel 1953, si è iscritta all’Accademia di Arte Drammatica del Piccolo Teatro di Giorgio Strehler. È ben presto diventata l’allieva prediletta del regista nonché la sua donna, dando vita ad un vero e proprio scandalo. Il suo esordio, quindi, non è avvenuto come cantante ma come attrice e, nel 1956, ha partecipato a Sei personaggi in cerca d’autore di Pirandello.
Il debutto come cantante porta la data del 1957 ed è stato con la rappresentazione al Piccolo de I Giacobini di Federico Zardi. In questa occasione, durante i cambi di scena, Ornella si è esibita cantando un paio di ballate della Rivoluzione francese. Il 1960 è stato l’anno della svolta, grazie soprattutto al suo incontro con Gino Paoli, con il quale ha avuto una lunga storia d’amore. È iniziata con il cantautore una collaborazione artistica molto proficua, che le ha permesso di cimentarsi con il genere della musica leggera, che è quello in cui si è riuscita ad affermare.
Grazie all’incontro con Paoli, la Vanoni ha iniziato la sua lunga carriera nel mondo della musica italiana. Nel 1960 Ornella ha cantanto quella che è diventata la sua canzone simbolo: “Senza fine”.
Successivamente, ha intrapreso anche altre collaborazioni importanti come quelle con Domenico Modugno e Luigi Tenco. Dal 1965 al 1970 ha partecipato ininterrottamente a tutti i Festival di Sanremo: nel 1965 con il brano “Abbracciami forte”, nel 1966 con “Io ti darò di più”, nel 1967 con “La musica è finita”, nel 1968 con “Casa bianca” e nel 1970 con “Eternità”. Dagli anni ’70 in poi ha inciso grandissimi successi come: “Quei giorni insieme a te”, “Uomo mio bambino mio”, “Domani è un altro giorno” e “Tristezza”.
La vita sentimentale di Ornella non è mai stata un mistero, tanto che lei ne ha sempre parlato in ogni intervista con estrema schiettezza. Oltre alle relazioni avute con Gino Paoli e Giorgio Strehler, nel 1960 la Vanoni ha sposato il produttore Lucio Ardenzi.
Due anni dopo i due hanno avuto un figlio, Cristiano, ma si erano già separati. La cantante ha dichiarato più volte che quel matrimonio è stato un errore. In un’intervista a La Repubblica ha rivelato: “Io volevo ancora bene a Gino e lui mi ha sconsigliato sino all’ultimo, minacciando persino di venire alla cerimonia a cantare Senza fine”. Ornella è sempre stata simpaticissima e lo dimostra anche quando parla di dettagli intimi della sua vita.
Attualmente, dopo aver avuto tantissime relazioni che lei definisce “non convenzionali”, è single perché: “A 80 anni, il sesso non ti riempie il cuore e a convivere ti viene l’orticaria. Ho i miei vizi, voglio vedere Netflix fino all’alba”.