Riuscire a descrivere l’impatto che ha avuto l’uscita di “Quarto Potere” sulla storia del cinema è indescrivibile. Questo capolavoro immortale segna la rottura con il cinema classico attraverso l’ innovazioni della narrazione. Chi era George Orson Welles, regista di questa pietra miliare?
Chi era George Orson Welles
George Orson Welles (Kenosha, 6 maggio 1915 Los Angeles, 10 ottobre 1985) è stato un regista, attore, sceneggiatore, drammaturgo e produttore cinematografico americano. Tra i suoi lavori, si riconosce Quarto Potere come miglior prodotto. Il lavoro è stato un enorme successo e ha elettrizzato il pubblico, consentendo al 21enne Welles di diventare immediatamente il regista teatrale più famoso e acclamato di New York.
A dire il vero, Welles pensava che l’adattamento fosse noioso e non voleva proporlo, ma si è trovato costretto a usarlo in assenza di altro materiale interessante disponibile. “Per quello che abbiamo fatto sarei dovuto finire in galera, ma al contrario, sono finito a Hollywood” afferma il regista.
Il film appare subito come qualcosa di incommensurabile, tanto la sua portata e la sua novità, la summa della tecnica cinematografica, laboratorio di nuove sperimentazioni, tragedia shakespeariana avvolta in atmosfere assurde e vuoti esistenziali. Il secondo film che Welles ha diretto per RKO (in cui non è apparso come attore, ma solo come narratore) era il più sobrio e tradizionale The Magnificent Ambersons, 1942, adattato dall’omonimo romanzo vincitore del Premio Pulitzer di Booth Tarkington.
In sostanza, il film aveva tutti i presupposti per diventare un grande successo e una grande opera d’arte cinematografica; ma anche in questo caso Welles ha trovato davanti a sé una strada piena di difficoltà, poiché si stavano preparando nuovi scontri con il costruttore. Welles, che nel film interpreta il sanguinario e caricaturale colonnello Haki, capo della polizia segreta turca, è riuscito dapprima ad ottenere dalla RKO la facoltà di ribaltare il finale e di integrare la storia con la voce narrativa di Joseph Cotten, ma questa tentativo comunque non riproduco il film.
L’unico materiale visionabile oggi contenuto in It’s All True, ovvero nel documentario omonimo che racconta la realizzazione del film, uscito negli anni Novanta. Nel film The Ship of Death (1944), tipico prodotto hollywoodiano del tempo di guerra, composto da bozzetti e divertenti numeri musicali, Welles ricorse a un’antica passione, l’illusionismo, producendosi nel Mercury Wonder Show, famoso spettacolo di magia durante il quale ha eseguito con eleganza alcuni numeri da prestigiatore e ha eseguito il trucco della donna tagliata a metà, con l’aiuto di una compagna d’eccezione, Marlene Dietrich.
La Shanghai Lady non sarà rilasciata fino al 1948, quando Welles e Hayworth hanno chiesto il divorzio, dopo un matrimonio di cinque anni. Dopo la sua esperienza nel genere noir, nell’estate del 1947 Welles si dedicò alla trasposizione cinematografica del Macbeth di Shakespeare (di cui era regista e interprete), ottenendo dal produttore Republic Pictures un tempo di soli 23 giorni per terminare la produzione, un unico palcoscenico e un budget così piccolo che il regista deve ricorrere a scenari e sfondi di cartapesta.
Nel 1958 Welles accettò l’incarico della Universal Pictures di dirigere e interpretare Infernal Quinlan, film inizialmente di modesta ambizione che si rivelò, secondo gli storici del cinema e diversi ammiratori, un altro capolavoro assoluto di Welles, che qui riscoprì il suo creatività inesauribile come regista, che si avvale di lunghissime sequenze di inquadrature, arditi movimenti aerei di gru e delicate riprese di tracciamento senza interruzioni per garantire la continuità dell’azione. Eppure, a modo suo, Quinlan è anche un sentimentale: dietro la sua amarezza e il suo cinico disincanto verso la società, ci sono profondo dolore, stanchezza e inquietudine, che Welles riesce a interpretare in modo tale da conquistare la simpatia dello spettatore, nonostante le caratteristiche negative del personaggio.