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In Italia è ormai quasi mattina quando da oltre oceano arrivano i nomi dei vincitori dei premi Oscar.
Non ce la fa a conquistare la statuetta per il miglior film la pellicola di Luca Guadagnigno. Il premio va al regista messicano Guillermo del Toro.
“La forma dell’acqua” si aggiudica la statuetta di miglior film più altre tre statuette. Rispettati i pronostici per la vittoria Gary Oldman come miglior attore protagonista con la sua interpretazione del presidente inglese Winston Churchill in “L’ora più buia”.
Porta a casa la statuetta di miglior attrice protagonista Frances Mcdormand, al suo secondo Oscar dopo quello vinto nel 1997 con Fargo. L’attrice, premiata per la sua performance in “Tre manifesti a Ebbing, Missouri” di Martin McDonagh, ha tenuto un commovente discorso dedicato alle donne che ha generato una standing ovation.
Miglior attore non protagonista è Sam Rockwell, compagno di pellicola della Mcdormand, che non ha mancato di citare nel suo breve discorso di ringraziamento.
Vincitrice della statuetta come miglior attrice non protagonista è Allison Janney, premiata per il suo ruolo di madre manipolatrice nel film-documentario su Tonya Harding.
Miglior film di animazione è “Coco”, prodotto Disney-Pixar.
Fallisce la vittoria come miglior film e migliore attore protagonista (per il quale era candidato Timothée Chalamet) la pellicola “Chiamami col tuo nome” di Luca Guadagnigno. L’Italia può comunque gioire perché il film in questione è riuscito in ogni caso a portare a casa una statuetta.
Si tratta del premio come miglior sceneggiatura non originale, grazie all’adattamento di James Ivory, tratto dall’omonimo romanzo di André Aciman. Ivory, 89 anni, conquista così il suo primo oscar, diventando il più anziano vincitore della storia dei premi.
L’ex star dei Los Angeles Lakers adesso può aggiungere alla sua schiera di premi anche un Oscar. Ad avergli valso il premio è stato il cortometraggio animato “Dear basketball” (miglior cortometraggio animato), il cui titolo è ispirato proprio alle prime parole con cui Bryant cominciò la sua lettera scritta per annunciare il suo ritiro dal mondo basket. Visibilmente a disagio per essersi ritrovato in un mondo che non gli appartiene, non ha saputo trattenere le lacrime quando è salito sul palco.
Commovente è stato anche il suo discorso di ringraziamento diretto alla moglie e alle figlie che Kobe ha voluto fare in italiano, la lingua della sua infanzia. “Vi amo con tutto il mio cuore: siete la mia ispirazione”, queste le sue parole.
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