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Otis Redding avrebbe potuto dare un contributo nettamente maggiore alla musica statunitense se non fosse stato per il terribile e inaspettato incidente aereo.
Scopriamo la storia della sua vita e la sua carriera nel mondo della musica fino agli anni ’60.
Otis Ray Redding Jr. (Dawson, 9 settembre 1941 – Madison, 10 dicembre 1967) è stato un cantante statunitense di musica soul. Cresce in una cittadina della Georgia dove si trasferisce da piccolo insieme alla famiglia. Qui si inserisce nel coro della Chiesa Battista iniziando a sviluppare la passione per il canto e ottenendo grande successo nella sua località, al punto da vincere per numerose settimane consecutive il premio di giovane talento.
Negli anni ’60 il sogno si fa sempre più reale e iniziando a viaggiare ha modo di incidere i suoi primi dischi tra cui “She’s All Right” e “Shout Banalana”.
Il primo successo si registra con “These Arms of Mine”, un singolo che gli permette di consolidare il rapporto con la Volt Records, la sua etichetta. Di questi anni si ricordano inoltre hit come “(I Can’t Get No) Satisfaction”, cover del pezzo dei Rolling Stones, e il famoso brano “Respect” conosciuto poi anche grazie ad Aretha Franklin.
Otis si distingue in quegli anni anche per essere autore delle sue stesse canzoni, non scontato in quel periodo storico.
Tra i suoi pezzi più noti si ricordano “I’ve Been Loving You Too Long” o “Tramp” realizzata con Carla Thomas. A far parlare di lui non è però solo la sua produzione musicale, ma anche il terribile incidente del 1967 che lo vede coinvolto.
Lui e sei membri della sua band rimangono uccisi quando il bimotore con cui viaggiano durante il tour precipita in una giornata nebbiosa. Uno solo il sopravvissuto all’incidente racconta di essersi slacciato la cintura di sicurezza ed essersi lanciato nel lago sottostante.
Molti i colleghi che dopo l’incidente si sono raccolti per la sua morte come per esempio Jim Morrison con un’esibizione live di “When The Music’s over”.
Altro evento significativo è la registrazione di “(Sittin’on) the Dock of the Bay”, realizzata tre giorni prima della sua morte. Il brano raggiunge il primo posto della classifica Bilboard Hot 100 per ben 4 settimane consecutive, un caso unico nella carriera di Redding.
Il brano è stato pubblicato dopo il tragico incidente e si diffonde ad una velocità stratosferica forse anche per questo. La canzone diventa popolare anche grazie a numerose cover, tra cui quella della cantante italiana Elisa, ma anche grazie al suo uso in numerose pellicole.