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Ottavio Missoni da giovane non sognava di diventare uno stilista.
La sua passione era correre e a differenza di colleghi come Coco Chanel, appassionata di moda fin da giovanissima, lui sognava una carriera nello sport. Eppure la vita è imprevedibile e oggi una delle più note aziende di moda porta il suo nome.
Ottavio Missoni, nato a Ragusa di Dalmazia il 11 febbraio 1921, è stato uno stilista italiano. Cresce in quello che era una volta definito Regno dei Serbi, Croati e Sloveni insieme ai genitori, per poi trasferirsi intorno ai sei anni a Zara.
Qui passa tutta la sua gioventù, dedicata perlopiù all’atletica leggera, sua grandissima passione.
Si inserisce nella società “Ginnastica Zara” intraprendendo da subito un percorso nell’agonismo, più nello specifico nei 400 metri piani e successivamente nei 400 metri ostacoli. Si inserisce nella nazionale italiana nel 1937 e partecipa l’anno successivo ai Campionati europei diventando però solo campione mondiale a livello studentesco nel 1939.
Ottiene il suo riscatto una volta conclusasi la Seconda Guerra Mondiale, quando partecipa alle Olimpiadi di Londra del 1948 ottenendo il sesto posto alla finale dei 400 metri ostacoli. Due anni dopo partecipa anche ai Campionati europei di atletica leggera ottenendo il quarto posto sempre nella stessa categoria.
Nel frattempo conosce Rosita Jelmini, figlia di un imprenditore tessile di Golasecca. Dopo il loro matrimonio Ottavio decide di unire il laboratorio di maglieria, aperto nel frattempo a Trieste, all’attività della moglie creando da zero un progetto a Gallarate.
Questo viene poi spostato a Sumirago, nuova sede familiare e lavorativa dei due. Nasce in parallelo all’attività anche Vittorio, il primo figlio della coppia, seguito da Luca e Angela.
Il brand inizia ad avere successo intorno al 1960 quando appare sulle prime riviste di moda. In questi anni i due coniugi cominciano anche a lavorare con la macchina da cucito ad alcuni abiti che ricevono subito apprezzamenti da nomi noti, tra cui la giornalista di moda Anna Piaggi.
Nel 1966 Missoni organizza la prima sfilata presso il Teatro Gerolamo di Milano ottenendo subito grandissimo successo e riconoscimento. Solo un anno dopo il brand è presente a Palazzo Pitti a fianco di grandi nomi della moda.
Nel 1969 ottengono la pagina di apertura della rivista americana “Woman’s Wear Daily”, aprendo solo un anno dopo la prima boutique nella Grande Mela. Nel giro di pochi anni ricevono il prestigioso premio “Neiman Marcus Fashion Award” diventando dei veri e propri punti di riferimento nel settore. Non manca l’apprezzamento nazionale e infatti nel 1979 Missoni ottiene la medaglia d’oro al valor civile e poco dopo realizza i costumi di scena per “Luciadi Lammermoor”, prima alla Scala del 1983.
A rendere così amato Missoni è anche l’ironia e la capacità di non prendersi troppo sul serio. Si ricordano per esempio le sue affermazioni in programi come Chiambretti Night dove dichiara:
“Non mi chiedere di moda, non me ne intendo, e nemmeno dei miei colleghi, non li conosco bene, li saluto e basta.”