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L’OMS ha dichiarato che il Coronavirus è una pandemia. Dal greco ‘pan-demos’, ovvero ‘tutto il popolo’, il termine non deve essere confuso con epidemia perché il significato è ben diverso. Che differenza c’è? Cosa dobbiamo aspettarci adesso che sappiamo che il Covid19 può essere ‘trattato’ come pandemia?
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Pandemia: cosa significa?
L’Organizzazione Mondiale della Sanità, in conferenza stampa da Ginevra, ha dichiarato: “L’Oms ha valutato che Covid19 può essere caratterizzata come una pandemia. Non abbiamo mai visto una pandemia di un coronavirus, questa è la prima. Ma non abbiamo mai visto nemmeno una pandemia che può, allo stesso tempo, essere controllata”. Nello specifico, cosa significa pandemia? Il termine deriva dal greco ‘pan-demos’, ovvero ‘tutto il popolo’. Già dalla sua traduzione letterale si dovrebbe cogliere la prima grande differenza con ‘epidemia‘. Come specificato dall’OMS, una pandemia “è la diffusione mondiale di una nuova malattia” per la quale le persone non hanno immunità. Per essere definito tale, un virus deve essere anche altamente contagioso e mortale.
La pandemia, quindi, è “un’epidemia che si verifica in tutto il mondo o su un’area molto ampia, attraversando i confini internazionali e di solito colpendo un gran numero di persone”. Proprio per questo, il direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha dichiarato che il Coronavirus ha ‘tutte le carte’ in regola per essere considerato pandemia: “Nelle ultime due settimane, il numero di casi al di fuori della Cina è aumentato di 13 volte e il numero dei paesi contagiati è triplicato. Ci sono più di 118.000 casi in 114 paesi e 2191 persone sono decedute. In migliaia stanno lottando per la vita negli ospedali. Nei giorni e nelle settimane davanti a noi, ci aspettiamo un ulteriore aumento di casi, di decessi e di paesi coinvolti. Siamo profondamente preoccupati dai livelli allarmante di diffusione e di gravità e dagli allarmanti livelli di mancanza di azione”.
Differenza dall’epidemia
L’epidemia si verifica nel momento in cui “la popolazione ha una protezione immunologica” al virus. Viene da sé che, se le persone hanno difese immunitarie per combattere un batterio, non si ha a che fare con una nuova malattia. L’OMS ha spiegato: “Una vera pandemia di influenza si verifica quando la trasmissione quasi simultanea avviene in tutto il mondo. Le epidemie stagionali non sono considerate pandemie”. Inoltre, quando si parla di epidemia l’obiettivo principale è quello di “contenere il virus” ed evitare il più possibile che esso circoli nella comunità. Quando, invece, abbiamo a che fare con una pandemia l’intervento deve essere drastico.
Il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato: “Il termine ‘pandemia’ non va usato con superficialità o a cuor leggero. È un termine che, se utilizzato in maniera errata, può provocare panico non ragionevole o l’ingiustificata rassegnazione come se la lotta fosse terminata, provocando sofferenze e morti evitabili. Siamo grati per le misure che vengono adottate in Iran, Italia e Corea per rallentare il virus e contenere le epidemie. Sappiamo che queste misure hanno un impatto pesante sulla società e sulle economie, come è accaduto in Cina”. L’OMS, quindi, potrebbe chiedere ai singoli Paese di adottare misure ‘restrittive’ come quelle messe in campo da Wuhan, dove la città è stata completamente isolata.