Paola Turani: “Usate le mie foto senza consenso per una pubblicità”

Paola Turani è stata "derubata" di una sua vecchia fotografia: la denuncia via social e la rabbia dell'influencer.

Paola Turani, una delle influencer più note d’Italia assieme a Chiara Frerragni e Giulia De Lellis, è stata vittima di uno dei furti più “moderni” del web. L’influencer ha infatti scoperto che alcune sue vecchie fotografie sono state usare in maniera indebita da un’azienda che non ha chiesto alcun tipo di permesso. La sua reazione sui social e il suo messaggio per i follower.

Paola Turani: furto d’immagine

Il pericolo più grande, per coloro che lavorano attraverso i social utilizzando principalmente la propria immagine, è che il frutto del loro lavoro, cioè le loro fotografie, siano utilizzate senza permesso e associate a prodotti scadenti oppure molto lontani dal loro target abituale.

Proprio in questo modo è stata “derubata” Paola Turani, la quale grazie alle segnalazioni dei suoi moltissimi follower si è resa conto che un’azienda produttrice di camici ha deciso di utilizzare una sua fotografia senza pagarle alcun compenso ma soprattutto senza chiedere alcuna autorizzazione a utilizzare quella foto.

La Turani ha scritto un lungo e rabbioso post su Instagram per spiegare la situazione:

Non è la prima volta che succede, anzi, casi come questo sono sempre più frequenti purtroppo. […] Prendono una vecchia foto e bum, nuova pubblicità, nuova testimonial e via.

Chi tutela gli influencer?

Purtroppo Paola Turani è stata costretta a porre l’accento anche su quanto sia difficile per gli influencer riuscire a tutelare se stessi e la propria immagine da questi veri e propri “furti”.

Questo comportamento è scorretto e poco professionale. Le mie colleghe modello lo sanno benissimo, a volte ci troviamo a dover combattere “guerre” per i diritti della nostra immagine, ma purtroppo non c’è nessuna legge che ci tuteli. Bisogna solo sperare nella correttezza delle aziende.

Paola Turani involontaria “complice di truffa”

La Turani ha anche spiegato che l’azienda di camici da infermiera che ha rubato questa volta una sua vecchia fotografia, non è stata l’azienda più scorretta con cui si è trovata a che fare.

In passato è capitato infatti che Paola si ritrovasse a vedere vecchie fotografie in cui qualcuno aveva photoshoppato prodotti truffa, addirittura consigliandoli al pubblico utilizzando il suo nome.

Purtroppo a oggi non siamo riusciti a fermare queste scorrettezze perché le aziende risultano introvabili, con sede in paesi assurdi (quasi inesistenti). Presumo siano tutti prodotti truffa. Da denunciare? Probabilmente sì. Ci abbiamo provato, ma non otteniamo nulla. Pazzesco.

Paradossalmente, l’unico sistema di protezione su cui gli influencer possono davvero contare è l’attività di monitoraggio messa in piedi dai follower. Sono loro infatti a segnalare di solito l’uso improprio di fotografie e a “boicottare” il marchio che si è appropriato indebitamente degli scatti di personaggi famosi.

Naturalmente, questo non basta: gli influencer sono ormai una categoria di lavoratori esistente a tutti gli effetti, che meriterebbe tutele di vario tipo, come qualsiasi altra categoria di lavoratori meno visibile e meno moderna.

Scritto da Olga Luce

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