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Paolo Beldì è morto.
Il famoso regista televisivo è stato ritrovato senza vita in casa. L’allarme è scattato dopo che non si è presentato ad assistere alla partita degli Europei di calcio tra Italia e Belgio.
Lutto nel mondo della televisione: il regista Paolo Beldì è morto. Tra qualche giorno avrebbe compiuto 67 anni, ma un infarto gli ha spezzato la vita in un giorno qualunque. Stando a quanto riportano i maggiori quotidiani, il suo corpo è stato ritrovato in casa dopo che un’amica ha lanciato l’allarme.
Paolo, infatti, era atteso presso il circolo di Levo per seguire la partita degli Europei 2020 tra Italia e Belgio. Quando gli amici non l’hanno visto arrivare si sono preoccupati e, poco dopo, hanno fatto la triste scoperta. Putroppo, quando il corpo è stato rinvenuto, non c’era più nulla da fare.
I medici giunti in casa di Beldì non hanno potuto fare altro che constatare il suo decesso.
L’infarto non gli ha lasciato scampo e la sua scomparsa è stata per tutti un fulmine a ciel sereno. Paolo era apprezzato e stimato da tutti. Molti dei programmi che hanno fatto la storia della televisione italiana portano la sua firma: da Quelli che il calcio a Grazie a tutti con Gianni Morandi, passando per tre edizioni del Festival di Sanremo.
Conosciuto anche con il soprannome “il regista dei calzini“, Paolo Beldì ha avuto una carriera davvero brillante.
Dopo il debutto in radio come comico, era arrivato a Mediaset, all’epoca Fininvest, per occuparsi di programmi come Banzai e Mai dire Mundial. Fortemente voluto da Antonio Ricci per Lupo solitario e Matrjoska, è poi passato in Rai, dove ha firmato trasmissioni come: Mi manda Lubrano, Svalutation e Francamente me ne infischio di Adriano Celentano, Rockpolitic e La situazione di mia sorella non è buona.