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La papaya è un frutto tropicale che ha molti benefici e proprietà.
Si può coltivare anche in Italia, ma è possibile anche acquistare la versione fermentata, che è ricca di elementi benefici per il nostro organismo. Infine, da considerare sono anche i suoi effetti collaterali.
La papaya cresce nei climi tropicali e subtropicali. Diventa alta circa 10 cm e il suo frutto è di varie forme. Ha polpa gialla o arancione ed è molto dolce. E’ meglio che le temperature non siano mai inferiori a -7 gradi centigradi.
Anche il terreno molto bagnato tende a danneggiarla. Se ci si trova in una zona piovosa, è meglio coltivarla in un terreno ben drenante. Il grado di acidità del terreno deve essere tra 45, e 8.
E’ necessario prendere dei semi di papaya e sterilizzare il terreno mescolandolo a vermiculite. Dal centro del frutto preleviamo qualche seme, oppure compriamo le sementi. Questi dovranno essere ben sciacquati e messi ad asciugare in un posto buio sopra la carta da cucina.
Si possono interrare direttamente in giardino, oppure farli germinare in alcuni vasi. I semi andranno infilati a circa 1,25 cm di profondità, distanziati tra loro di almeno 5 cm.
Piantandone molti si avrà la possibilità che spuntino piante femmine e maschi. Si dovrà, poi rimuovere i germogli più deboli. Dopo aver interrato i semi sarà necessario bagnarli, ma con moderazione. Non dovranno infatti essere in acqua stagnante. Si dovrà poi, controllare l’umidità del terreno nelle successive settimane, andando ad innaffiare se necessario.
Dopo circa 2-5 settimane, alcuni semi avranno germinato e spunteranno così delle piantine.
Si faranno crescere per altre due settimane e poi si andrà a togliere quelle più deboli o meno sane. Si andrà, poi, a selezionare le piantine fino a che non ce ne sarà una per ogni vaso. Una volta selezionate le piante si passerà alla fase di trasferimento in giardino. Quando le piante saranno fiorite, si potrà togliere quelle maschio in eccesso.
Ricordiamo, infatti, che per avere dei frutti si ha bisogno di un solo maschio ogni 10-15 piante femmina. Alcune piante, però, sono ermafrodite, cioè producono sia fiori femmina che maschi e si impollinano da sole.
La papaya fermentata si ottiene dal frutto fresco che viene sottoposto ad una fermentazione di tipo microbico. Questo procedimento può durare anche molti mesi. Ciò va ad aumentare in modo sensibile il valore nutrizionale e il contenuto di enzimi del frutto fresco.
Successivamente viene ridotto in polvere, da consumarsi in tavolette o capsule.
E’ possibile acquistare la papaya fermentata in molti negozi. Nei supermercati più forniti, ad esempio, è possibile trovarla, ma anche in farmacia o in erboristeria. In alternativa, si suggerisce l’ipotesi internet.
Su siti come Amazon, ad esempio, si possono acquistare diverse marche di papaya fermentata. A circa 20 euro troviamo, per esempio, il Vegavero Papaina. Si tratta di un prodotto in capsule molto valido che, per questo, è molto venduto.
La sua specifica formulazione usa gli enzimi della papaya, che servono per rinforzare il sistema immunitario e controllare il metabolismo.
La papaina è capace di scindere le proteine in peptidi, accelerando il processo di digestione. E’, inoltre, utile per andare ad integrare la nostra dieta, grazie alle vitamine presenti. La papaina di tale marca è, inoltre, pura. Grazie ad un processo di lavorazione molto particolare ed accurato non sono usati agenti distaccanti, additivi riempitivi e sali di magnesio.
Questo prodotto è inoltre, vegano al 100% ed è privo anche di gelatina animale, nonché di lattosio, glutine e latte. Ogni capsula contiene ben 500 mg di papaina.
Il prodotto si trova facilmente su internet ed è facile da pagare. Le modalità di spedizioni sono molteplici ma, se si vuole stare più tranquilli, si consiglia il pagamento con contrassegno, ovvero alla ricezione della merce. La papaya fermentata si trova anche in succo, oppure in bustine.
Quali sono le proprietà e i benefici della papaya fermentata? In primo luogo, si deve considerare l’azione antiossidante, che già esiste nel frutto fresco. Ciò deriva dai flavonoidi e dagli enzimi. Con gli integratori di papaya fermentata avremo un beneficio sulla riduzione degli elementi ossidanti del nostro corpo, che provocano la formazione dei radicali liberi, sostanze dannose che alla lunga ci intossicano.
I benefici sono anche a livello digestivo.
La papaina, infatti, come abbiamo visto, è un enzima che aiuta gli alimenti ad essere scissi. In questo modo, si potrà avere una metabolizzazione migliore dei cibi, soprattutto quelli più ricchi di proteine. Proprio gli enzimi sono quelli che aiutano a digerire: nella versione fermentata se ne trovano di più, quindi i benefici sono maggiori.
La papaya ha inoltre, proprietà toniche: aiuta a riacquistare tono ed energia. Si tratta, infatti, di un frutto che è molto ricco di vitamine.
Le vitamine presenti sono principalmente la E, la A e alcune del gruppo B. Contiene, inoltre, sali minerali, soprattutto magnesio e potassio. Tutto ciò aiuta a sostenere le difese naturali del nostro corpo, aumentando la resistenza a virus e batteri, portatori di malattie.
E’ molto utile per combattere e diminuire la ritenzione idrica, proprio per il suo effetto drenante e disintossicante. Risultati migliori si hanno se, assieme ad essa, associamo un’alimentazione varia e bilanciata, assieme ad una buona attività fisica.
L’assunzione di papaya fermentata è consigliata ai cambi di stagione, per riacquistare tono, vigore ed energia e scongiurare anche i malanni di stagione. La papaya aiuta anche a dimagrire. La papaina svolge un’eccellente azione brucia grassi. Il lavoro del fegato è alleggerito dall’uso di tale sostanza e la produzione di metaboliti di difficile digestione è senza dubbio più difficile.
In questo modo, si va a diminuire anche il senso di pesantezza e di gonfiore, che viene associato spesso ad una digestione particolarmente lenta, tipica di chi ha spesso problemi gastrici.
La papaya aiuta a tenere a bada l’ago della bilancia anche perché conferisce un prolungato senso di sazietà.
Come tutte le cose, anche la papaya può avere effetti collaterali. In primo luogo, si deve considerare che sono un ottimo contraccettivo naturale. I paesi asiatici infatti, lo utilizzano proprio per questo motivo. Per chi quindi, avesse l’idea di procreare a breve, l’uso di papaya fermentata potrebbe non rappresentare la scelta giusta.
Secondo alcuni studi condotti su alcuni animali, l’uso dei semi di papaya potrebbe portare, a lungo andare, ad infertilità maschile.
Si tratterebbe però, di un’infertilità che è reversibile. Studi condotti su alcuni tipi di animali infatti, dimostrano che una volta smessa l’assunzione di papaya, questi tornavano fertili dopo circa 45 giorni. Attenzione anche alle donne che già sono in gravidanza.
Il frutto non è rischioso ma invece, la papaya acerba sembra contenere molta papaina, che potrebbe portare a indurre contrazioni uterine.
Sempre meglio chiedere consiglio al medico se si è incinte e si vuole consumare papaya fermentata. Infine, attenzione anche a chi è allergico al lattice. La papaya lo contiene: chi ne è allergico quindi, non può consumare il frutto, in quanto vi possono essere reazioni allergiche anche gravi derivanti dall’uso.
Da evitare anche l’uso della papaya in allattamento, dato che non esistono studi che dimostrino la certezza e sicurezza derivante dall’uso in questi periodi del frutto.
Meglio anche non superare mai le dosi consigliate, per evitare problemi a livello gastrointestinale.
Chi, infatti, ha già patologie a stomaco o intestino (come ulcere, coliti o morbo di Crohn) deve stare molto attento all’uso di tale frutto. In questi casi è sempre bene chiedere consiglio al proprio medico curante. Inoltre, dobbiamo prendere atto che la papaya essiccata aumenta l’assorbimento del ferro, proprio per la sua naturale presenza di vitamina C.
E’ meglio, quindi, cercare di evitare la papaya se già si deve assumere integratori a base di questo minerale, come ad esempio per curare l’anemia. Possibili infine, le interazioni con alcuni farmaci. Le interazioni più note riguardano la concomitanza con uso di farmaci anticoagulanti.
E’ possibile, infatti, che la papaina vada a potenziare gli effetti di anticoagulazione. Stessa cosa per gli antiaggreganti piastrinici. Ciò serve per evitare eventuali episodi emorragici.
La presenza di mucillagini nei semi dà al frutto un carattere lassativo: è buona quindi, per combatterea anche la stipsi più ostinata. Il suo gusto è piuttosto dolce e va a ricordare un po’ quello del melone, con le dovute differenze del caso.
Questo è tutto ciò che dobbiamo conoscere riguardo la papaya, frutto di origine tropicale che sta trovando largo uso anche da noi, non solo in versione fresca, ma anche in succo, composte, tavolette, compresse, bustine o capsule. Vasco de Gama lo chiamava con l’appellativo di “albero d’oro dell’eterna giovinezza”, per sottolineare le sue preziosissime virtù. Altri, invece, lo considerano “il frutto della vitalità“. Si consiglia di non superare mai i 3 grammi giornalieri di polvere di papaya fermentata, onde evitare effetti collaterali anche gravi.