Paris Hilton, così proprio non ci siamo.
Se ti devi fare la galera almeno fattela come Dio comanda. Anche perchè sai bene che questa tua detenzione ti ha portato ancor più fama.
Un conto è se riesci ad espiare le tue colpe e dopo ne esci ancor più forte, un altro è se diventi solo più forte avendo fatto una passeggiata di salute coccolata dall'amministrazione carceraria.
L'Apcom afferma che Paris Hilton è stata una detenuta "troppo speciale". Dopo le voci e le polemiche sul suo continuo entra e esci, il dipartimento dello Sceriffo ha aperto un'inchiesta interna ieri per accertare se l'ereditiera abbia ricevuto un trattamento particolare durante i ventitre giorni passati in carcere.
Il 5 giugno era stata rinchiusa nella prigione della contea di Los Angeles per violazione del divieto di guidare, dopo esser stata già pescata in stato di ubriachezza. L'inchiesta interna accerterà se la ragazza abbia potuto utilizzare un telefono senza fili invece di fare la fila come tutte le altre detenute per parlare a determinati orari al telefono pubblico, ha spiegato il portavoce dello sceriffo,Steve Whitmore.
Si dovrà verificare anche se Paris Hilton abbia ricevuto una uniforme da detenuta nuova fiammante invece di quelle riciclate ad altre carcerate.
Le accuse sono state portate all'attenzione del sindacato del dipartimento dello sceriffo.
E' stata criticata anche la decisione dello sceriffo Lee Baca di rilasciare Paris Hilton dopo appena tre giorni di carcere per motivi di salute. Dopo poche ore, però, la Hilton è stata nuovamente condotta in prigione e le è stata ritirata la possibilità degli arresti domiciliari, dopo l'ondata di polemiche scoppiata dopo il suo rilascio.
Questa la cronaca spiccia della nuova inchiesta che porterà alla ribalta Paris Hilton su tutti i giornali (tanto lei è contenta, quindi chissenefrega avrà pensato).
Una piccola precisazione però è d'obbligo: qualcuno forse sospettava il contrario? Qualcuno si immaginava Paris con una tuta con aloni sotto le ascelle e tessuto sgualcito sulle ginocchia ?
Ve la immaginavate forse in fila al telefono pubblico con una carcerata alle sua spalle che le picchiettava la spalla e poi faceva roteare il dito?
Suvvia, c'era da sospettarlo. Anzi, a dire il vero secondo me aveva anche la pulizia della stanza tre volte al giorno e un cartellino con la scritta "Do not disturbe".