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Non ovunque la Pasqua viene celebrata nello stesso modo.
In alcune parti del mondo questa ricorrenza religiosa viene festeggiata con delle tradizioni davvero molto curiose: alberi con uova colorate, falò e streghe, auto-flagellazioni e crocifissioni.
In Romania la Pasqua è un momento per stare insieme. I rumeni, infatti, si riuniscono in famiglia e consumano insieme i piatti tipici del posto. Il menù tradizionale prevede una zuppa acida chiamata “corba”, dell’insalata, dei sottaceti, agnello al forno e una torta a base di carne di fegato d’agnello.
Quest’ultimo piatto è chiamato “drob” e viene servito con molto prezzemolo e delle uova dipinte.
Tra i momenti più importanti vi è la “battaglia delle uova”. Si tratta, infatti, di un campionato che coinvolge parenti e amici.
Le regole del gioco sono molto semplici: l’obiettivo è colpire due uova l’una contro l’altra. Vince l’uovo con il guscio più resistente. Cosa succede a chi perde? Non deve essere facile dover ammettere di aver perso. I vinti, infatti, sono costretti a mangiare tutte le uova che si sono rotte.
Durante questa festività in Romania l’uovo ha un forte valore simbolico. Il mattino di Pasqua, infatti, la tradizione prevede che ci si lavi la faccia con l’acqua in cui sono stati messi a mollo un uovo dipinto di rosso e una moneta d’argento.
L’uovo rosso simbolizza la salute, mentre la moneta è sinonimo di purezza.
In Svezia questa festività è molto simile alla notte di Halloween. I bambini si vestono da streghe (dette påskkärringar), si dipingono il viso e si muniscono di una scopa. Durante questa ricorrenza, infatti, i piccoli svedesi bussano alla porta dei vicini per riceve un sacchetto di caramelle e cioccolata.
Anche i grandi hanno una tradizione pasquale. Gli svedesi di solito decorano le loro case con rami di salice o di betulla. Il pranzo tipico di questa festività è lo smörgåsbord, cioè un buffet composto da diverse portate: aringhe, salmone, patate, uova, polpette e salsicce.
In Germania la tradizione è molto simile a quella del Natale. I tedeschi, infatti, hanno l’usanza di decorare gli alberi con uova colorate.
Durante questa festività, infatti, le strade e i giardini sono colorati da queste piante pasquali. I tedeschi le chiamano Osterstrauch.
In Germania, però, i festeggiamenti in onore della Pasqua cominciano il giovedì santo.
Chiamato Gründonnerstaf, in questo giorno è consentito mangiare solo cose verdi. Per questo il piatto tipico è una minestra a base di sette tipo di erbe: crescione, dente di leone, erba cipollina, prezzemolo, porro verde, acetosa e spinaci.
Niente uova di cioccolato in Germania. Il dolce tipico per festeggiare il giorno di Pasqua è una torta, chiamata Osterlamm, a forma di agnello e spolverata di zucchero a velo. La tradizione vuole che questo dolce sia cotto in uno stampo d’argilla per conferire un particolare profumo.
Anche in Finlandia ci sono uova di cioccolato per festeggiare questa ricorrenza. La domenica di Pasqua, infatti, i bambini girano per casa alla ricerca delle uova che i parenti hanno nascosto. Il dolce tipico, tuttavia, è il mämi, un dessert preparato con farina di segale, melassa e scorza d’arancia. La sua preparazione è molto lunga e per questo viene preparato alcuni giorni prima dai finlandesi. Il dolce, inoltre, viene servito con crema e zucchero.
La tradizione pasquale in Finlandia è particolare. Convinti che gli spiriti maligni si aggirino liberamente per il mondo terreno, il sabato prima della Pasqua i finlandesi accendono grandi falò e si vestono da streghe.
Macabra è la tradizione pasquale degli abitanti di Texistepeque in Salvador. Qui, infatti, i riti cattolici si mescolano a quelli indigeni dando vita a dei festeggiamenti particolari. Durante il giorno di Pasqua gli uomini del posto si vestono da diavoli, i talcigüines, e girano in un corteo per la città frustrando tutti gli spettatori che incontrano.
Nonostante possa sembrare lontana dal vero significato della Pasqua, questa tradizione è impregnata di una forte valenza simbolica: la battaglia di Gesù contro la tentazione. Per questo alla fine del corteo i talcigüines capitolano di fronte a Gesù buttandosi a terra. Come segno di sottomissione, inoltre, restano per molte ore sotto il sole e vengono idratati dai loro famigliari per evitare malori.
I filippini sono molto cattolici.
Per questo festeggiano l’arrivo della Pasqua con delle processioni per le vie della città. Il corteo, chiamato Sinakulo, prevede che i devoti si autoflagellano e crocifiggono. Anche qui una tradizione con una grande valenza simbolica: condividere il dolore di Cristo.
La domenica di Pasqua, inoltre, i filippini fanno benedire delle foglie di palma in chiesa e poi le riportano a casa.
Gli spagnoli hanno una tradizione molto simile a quelle del sud Italia. Le confraternite, infatti, organizzano processioni e rappresentazioni teatrali che inscenano la via crucis di Cristo. I confratelli indossano degli abiti penitenziali, cappe a punta e nascondono il naso dietro una maschera.