L’ennesimo “pasticcio” italiano sembra arrivare dalla regione delle Marche e riguardare le centrali a biogas.
La notizia è che nel decreto legge 91, stando alla denuncia del M5S, il governo cercherebbe di trovare una soluzione “postuma” all’assenza di VIA nell’iter che permette le autorizzazioni di alcune centrali a biogas nelle Marche.
Fatta la denuncia, scoppiato subito il caso.
L’articolo in questione dovrebbe essere quello che contiene le «Disposizioni finalizzate al corretto recepimento della direttiva 2011/92/UE in materia di valutazione di impatto ambientale».
Il problema, quindi, risulterebbe essere la presenza – nelle Marche – di altre centrali per la produzione di energia da biomasse e biogas che sono, però, autorizzate da una legge regionale incostituzionale.
Tale incostituzionalità dipenderebbe dal fatto che la legge regionale è in contrasto con la direttiva europea.
Dando fede alla denuncia del M5S, il tentativo potrebbe essere quello di sottoporre a posteriori alcuni impianti che in realtà non dovrebbero essere più operativi dal momento che i permessi mancano di validità.