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Paul Newman ha costruito la brillante carriera usando la sua intelligenza.
Attore versatile, magnetico e bellissimo, è stato uno degli attori più amati dell’ultimo secolo. Due matrimoni, sei figli di cui uno suicidatosi dopo essere stato oggetto di vendetta di uno degli amanti del padre. Attivista e schierato politicamente fu uno dei nomi della “lista di nemici“ di Richard Nixon. Tracciamo insieme il profilo del complesso personaggio di Paul Newman.
Paul Newman nasce il 26 gennaio 1925, a Shaker Heights, Ohio, Stati Uniti.
Suo padre, Arthur, è proprietario di un importante negozio di articoli sportivi mentre la madre, Theresa ha origini slovacche. La sua infanzia scorre serena, in un ambiente tranquillo e pulito. Si scontrerà successivamente con il padre che non accetterà mai la sua ambizione da attore e morirà quando il giovane Paul era solo venticinquenne.
Erano i tempi della Seconda Guerra Mondiale e, finita la scuola, Newman si arruola nell’aviazione, prestando servizio durante la Seconda come marconista e mitragliere.
Dopo un breve periodo ad occuparsi della ditta paterna, per esigenze economiche post belliche, decise ( già sposato e con figli a carico) di perseguire il suo sogno: diventare un attore.
Frequentò per meno di un anno la scuola d’arte drammatica della Yale University, si iscrisse all’Actors Studio di New York e debuttò nel 1953 in teatro a Broadway in Picnic, opera poco dopo resa famosa da un omonimo film.
L’esordio nel cinema, in sordina, con Il calice d’argento nel 1954 non gli portò particolari lodi da parte della critica. Questo spinse Paul a continuare a formarsi nella recitazione.
Paragonato da sempre al celebre collega Marlon Brando, per la loro somiglianza fisica, si batté per essere riconosciuto come artista impegnato, privilegiando film complessi. Paul si era sempre timidamente vergognato della sua estrema bellezza e usa l’intelligenza per creare sempre altissimi approfondimenti psicologico dei suoi personaggi.
Il suo metodo, la sua intelligenza e la sua ambizione, lo portano a raggiungere il successo. I suoi film più amati sono stati: La gatta sul tetto che scotta, Exodus, Lo spaccone, Hud il selvaggio, Intrigo a Stoccolma, Il sipario strappato, Nick mano fredda, Butch Cassidy, La stangata, L’inferno di cristallo, pellicole che lo hanno consacrato a leggenda del cinema. Si cimenta anche come regista, sfida che affrontò un mestiere con professionalità, firmando alcune opere di ottima qualità, fra tutte La prima volta di Jennifer nel 1968.
Il 26 settembre 2008 l’attore è morto in Connecticut, all’età di 83 anni a causa di un tumore ai polmoni.
Giovanissimo, dopo la guerra e prima di diventare attore sposò, nel 1949, la giovane Jacqueline E. Witte, da cui ebbe tre figli: Scott Allan (1950-1978), Susan Kendall (1953) e Stephanie (1954).
Dopo 4 anni di matrimonio, nello studio del suo agente, Paul incontrò la vera donna della sua vita, una giovane attrice di nome Joanne, che sarà sua compagna per tutta la vita.
Joanne Woodward e Paul si sposarono il 29 gennaio 1958, a Las Vegas. Nascono tre figlie: Elinor Teresa (1959), Melissa Stewart (1961), e Claire Olivia (1965). I due condividono non solo la vita privata ma anche quella lavorativa, recitando insieme in diversi film come Il mio amore con Samantha (1963), Indianapolis, sfida infernale (1969), Detective Harper: acqua alla gola (1975) o Mr. & Mrs. Bridge (1990). Con la seconda moglie Joanne, Paul ebbe un rapporto di dipendenza.
Fu lei a starle vicino gli ultimi anni della sua vita, seppur e nonostante i numerosi tradimenti dell’attore che aveva, spesso, rapporti omosessuali.
Rod Steiger apostrofò come colui che “potrebbe girare con la patta dei pantaloni slacciata, così almeno è sempre pronto per l’uso”. Negli anni Sessanta, molti attori avevano tendenze gay o bisessuali e sono state confermate le voci della presunta omosessualità, o meglio, bisessualità di Newman. Il libro “The Man Behind the Baby Blues” ( che racconta la biografia dell’attore) rivela le varie esperienze omosessuali che Paul avrebbe avuto con importanti attori dell’epoca (come Brando, con Dean, con McQueen, Robert Wagner).
Paul Newman aveva sei figli, tre da ogni matrimonio. Newman dichiara più volte di non aver talento nel fare il padre e di non riuscire ad avere rapporti confidenziali con i figli, soprattutto con i figli avuti dalla prima moglie e mai, realmente frequentati.
L’attore è stato protagonista, sui tabloid e non solo, di una dolorosa pagina di cronaca nera che riguarda proprio l’unico figlio maschio dell’attore, Scott che aveva 28 anni quando fu trovato morto nel novembre del 1978, per una overdose accidentale provocata da un micidiale mix di alcol, farmaci e cocaina.
Lawrence Quirk, autore del libro ‘Paul Newman’ , afferma che Scott non si sentiva supportato dal padre, nella sua carriera di attore e che “Scott sentì che suo padre era minacciato dall’ idea di avere un’ altra persona maschile di successo in famiglia”. Inoltre alcune indiscrezioni parlano di una vendetta da parte di Sal Mineo che sentendosi rifiutato da Paul, si vendica portandosi a letto Scott, quel figlio fragilissimo che non ha retto il confronto con la celebrità e l’abbandono del padre.