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Noto per aver scritto grandi opere come “L’alchimista”, Paul Coehlo è considerato il più grande autore di testi in portoghese. Scopriamo la sua storia e il percorso che lo ha portato alla notorietà.
Chi è Paulo Coehlo
Paulo Coelho de Souza (Rio de Janeiro, 24 agosto 1947) è uno scrittore brasiliano. Cresce in una famiglia borghese nel noto quartiere di Botafogo dove sviluppa fin da giovane una passione per l’arte. Frequenta la Scuola Gesuita San Ferdinando dove, nonostante le regole rigide, ha modo di scroprire il suo talento per la scrittura. Vince infatti in questi anni un concorso di poesia, ma questo non gli impedisce di scontrarsi con i genitori.
Nonostante questo notevole traguardo viene spesso richiamato dalla famiglia per il suo carattere indisciplinato e ad un certo punto anche ricoverato in un ospedale psichiatrico. I genitori sostengono infatti che la sua personalità sia il frutto di una malattia mentale e così, tra il 1965 e il 1966 vive in un istituto in cui subisce anche numerosi elettroshock. Una volta dimesso intraprende gli studi di economia per volontà del padre, ma li abbandonda ben presto per viaggiare in giro per il mondo immergendosi in quella che era la nascente cultura hippie.
L’esordio di Paulo Coehlo
Nel corso della sua vità è fondamentale l’incontro con il poeta e cantante Raul Seixas che lo introduce al mondo delle arti magiche. Inizia a credere nell’esistenza di un elisir di lunga vita grazie agli studi di alchimia che si rivelano però nel tempo poco fruttuosi. Si inserisce inoltre nella Società Alternativa, impegnata nello studio di magia nera, pubblicando anche alcune opere. In Brasile però questa pratica lo porta subito ad essere arrestato e torturato anche per diversi giorni dai militari.
Questa difficile esperienza lo porta a trasferirsi a Londra con la moglie per tornare poi un anno dopo con un lavoro in una casa discografica. Si separa nel 1978 e poco dopo incontra quello che sarà il suo secondo amore: Christina Oiticica. A stravolgere ulteriormente la sua vita è un nuovo incontro, quello con un maestro spirituale che lo riporta verso il credo cattolico. Si inserisce in un gruppo denominato “RAM” di cui parla nel libro “Il Cammino di Santiago”, scritto dopo aver intrapreso il noto pellegrinaggio.
Opere di Paulo Coehlo
Della sua produzione letteraria, alcune opere meritano speciale menzione. Il primo è il già citato “Il Cammino di Santiago”, pubblicato nel 1987 in cui inizia a presentarsi il tema del cammino individuale ripreso successivamente in “L’alchimista”. Quest ultimo non riscuote immediatamente grande successo, ma nel 1990 esplode e diventa il libro più venduto in lingua portoghese.
Successivamente pubblica “Il dono supremo” e “Il manuale del guerriero della luce” che funge da raccolta di pensieri elaborati già in precedenza. Realizza poi “Sulla sponda del fiuma Piedra mi sono seduta e ho pianto” seguito da “Veronika decide di morire” e “Il diavolo e la signorina Prym”, una trilogia che racconta la vita di tre persone comuni e del loro riflessioni sul futuro e numerosi temi di vita. Con l’avvento del nuovo millennio la sua produzione prosegue con grande successo e l’autore ottiene anche numerosi riconoscimenti.
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