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Negli ultimi mesi si sta lentamente tornando verso il conservatorismo estetico. Dopo il quiet luxury e l’old money, è la bellezza conservatrice il nuovo trend da seguire. Vediamo insieme, all’interno di questo articolo, di saperne di più.
Perbenismo ed estetica, quando la bellezza passa dalla tradizione
Se fino a poco tempo fa a spopolare era il “more is more“, adesso siamo nella fase minimalista, la fase della Quiet Luxury e dell’Old Money. In pratica lo stile Old Money è un’estetica ispirata all’aristocrazia, basata su outfit raffinati e classici. Questa nostalgia è diventata un vero e proprio trend, soprattutto tra gli adolescenti, su TikTok inoltre spopolano anche le playlist che evocano ad esempio le vacanze in Costa Azzurra e i weekend di caccia tra tenute di campagna e castelli. Da un lato quindi abbiamo le tendenze che spingono a look dai colori eccentrici, dall’altro si affianca la ricerca della sobrietà, che nasconde anche una passione per il lusso, un pò come la quiet luxury. In breve con il termine Old Money si indica lo stile vintage e raffinato delle icone degli anni Sessanta, Settanta e Ottanta, i nobili insomma. Per esempio Jackie Kennedy, Lee Radzwill e Carolyn Bessette Kennedy e la famiglia Agnelli e Gucci. In poche parole niente Chiara Ferragni o Kim Kardashian, il trend Old Money ha altre figure di riferimento, famiglie antiche e prestigiose, dalla dinastia dei Kennedy a Lady Diana. Con Old Money si indica proprio la ricchezza ereditata, tutte quelle persone abituate a passare le vacanze in posti da sogno senza cercare pubblicità o sponsorizzazioni, insomma tutti coloro che i soldi li hanno ereditati e sanno come spenderli.
Perbenismo ed estetica: la bellezza diventa conservatrice?
Come visto, siamo di fronte al perbenismo estetico. L’estetica conservatrice offre infatti un senso di stabilità e di controllo. Non è infatti un caso che questo trend abbia cominciato a venire fuori dopo la pandemia da Covid. C’è quindi una ricerca della bellezza standardizzata, dove però è l’individualità che rischia di perdersi. Non possiamo inoltre non citare i social network, i quali premiano i contenuti che sono in grado di trasmettere un senso di ordine e perfezione. In questo modo però aumenta la pressione sociale.
Perbenismo ed estetica: e il futuro?
La ricerca di una bellezza standardizzata rischia di far perdere l’individualità. Seguendo infatti gli standard viene meno la propria autenticità, sia nel vestirsi che nel truccarsi è importate anche metterci del proprio e non seguire solo le mode. Quindi ci si chiede se la scelta conservatrice sia davvero una scelta autentica oppure dettata dalle dinamiche social che appunto premiano la conformità. La verità è che seguire le mode, le tendenze eccetera va bene, ma non deve né essere un obbligo né soprattutto deve impedire alla persona di esprimere la propria individualità e la propria creatività. Arrivare a essere autenticamente liberi è quindi la vera sfida. E voi, cosa ne pensate del perbenismo estetico?