Perchè il fast fashion è sempre meno low cost

Il fast fashion è sempre meno low cost. Questo è quanto emerge da un’analisi di Bloomerg.

Il fast fashion è sempre meno low cost. Il rapporto è proporzionale, quando aumentano gli incassi dei colossi low cost, aumentano anche i prezzi dei loro prodotti. Questo è quanto emerge da un’analisi che è stata pubblicata su Bloomberg.

Il fast fashion è sempre meno low cost

Un’analisi pubblicata da Bloomerg a inizio giugno 2022 svela che quando aumentano gli incassi dei colossi low cost aumentano anche i prezzi dei loro prodotti. Secondo l’analisi gli introiti di Zara sono aumentati dell’82% tra febbraio e aprile 2022, superando i livelli di incassi pre-pandemia. Il fenomeno scatena non poche riflessioni. Prima di tutto, è importante chiedersi se lo shopping post-pandemia diventerà ancora più assiduo, e poi per quale motivo le persone sono più disposte ad acquistare capi low cost anche se l’aumento dei prezzi è evidente.

Secondo un’indagine di Modaes, portale spagnolo di notizie economiche che riguardano la moda, il fast fashion costa l’11% in più rispetto al 2019. Per questo bisogna chiedersi se effettivamente vale la pena investire in prodotti dalla qualità minore sulla base di un effettivo rapporto qualità/prezzo, che sembra scivolare via. Bloomberg ha individuato per Francia, Italia e Germania, una percentuale di rincari del marchio Zara che oscilla tra il 22% e il 24% in più. Una questione che coinvolge anche altri brand molto conosciuti, com H&M, Stradivarius, Bershka, Pull&Bear, Mango e Uniqlo. Il fenomeno sembra arrivare a toccare anche Primark, che pare abbia deciso di fare “ritocchi selettivi”, come ha riportato Pambianco News.

Il motivo del rincaro

I marchi low cost stanno aumentando i prezzi come conseguenza dell’incremento del costo delle materie prime e dei trasporti. Una conseguenza naturale a quello che sta accadendo e si aggiungono anche due fattori, ovvero l’esigenza di differenziarsi da Shein, colosso cinese che sta facendo impazzire la generazione Z con i suoi prezzi bassissimi, e la necessità di andare incontro a produzioni più sostenibili, che hanno costi maggiori. Se i rincari fossero dovuti all’ecosostenibilità le persone sarebbero più incentivati all’acquisto di capi low cost più costosi? Forse questo sarebbe un motivo in più. Molti clienti sono interessati alle linee più etiche, come la Conscious di H&M o la Studio Collection di Zara. Secondo fashionmagazine.it sta crescendo la moda sostenibile, che ha un impatto inevitabile sui prezzi. I capi sostenibili sono sempre più richiesti e sono uno dei motivi per cui i prezzi continuano a crescere, anche nelle linee low cost. Se il motivo del rincaro è questo, sicuramente le persone riuscirebbero ad essere più attratte da capi low cost che costano di più, perché avrebbero un senso. Spiegherebbe sicuramente il motivo per cui la ricerca del giusto rapporto qualità/prezzo sembra essere stato momentaneamente messo da parte, con un continuo aumento dei prezzi che si basano sia sull’incremento del costo di materie prime e trasporti e su alcuni fattori che riguardano la sostenibilità.

Scritto da Chiara Nava

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