Perchè non usare frutto noni in allattamento

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La pianta Noni originaria delle zone del sud est asiatico è da millenni conosciuta ed usata soprattutto dalle popolazione polinesiane per le sue numerose proprietà organolettiche…ma perché è meglio non mangiare questo frutto durante l’allattamento?..Cerchiamo di conoscere meglio benefici ed effetti collaterali di questa pianta.

Sin dalla antichità nelle zone asiatiche si riconoscono i vantaggi e benefici della pianta sempreverde del noni soprattutto per rafforzare il sistema immunitario, migliorare l’apparato respiratorio, osteo-articolare, digerente e nervoso e per lenire e curare i disturbi della pelle.

Infatti è ricco di Vitamina A e C e contiene minerali come megnesio, ferro, potassio, zinco, selenio, sodio e zolfo. Dal 2003, l’Unione Europea ha permesso la vendita del succo, estratto dal frutto maturo della pianta.

Il succo di noni dovrebbe essere assunto a digiuno e, dopo averlo assunto, è consigliabile attendere circa 30-40 minuti prima di mangiare per migliorarne l’assorbimento e si sconsiglia di assumerlo insieme ad altri alimenti come latte o caffè che ne possono limitare i benefici. Per quanto riguarda le dosi bastano circa due cucchiai di succo al giorno per apprezzarne i benefici.

Ma perchè non durante allattamento?

Gli elementi ed i principi attivi da esso contenuto possono provare aborti e limitano le caratteristiche positive del latte materno.

Ecco perchè non introdurre il succo del frutto noni in allattamento. Il noni è sconsigliato anche a chi soffre di insufficienza renale ed epatica.