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La perdita di capelli è un problema che affligge molte persone. Molto più diffusa negli uomini ma presente anche nelle donne. Ma quando la perdita di capelli diventa preoccupante e richiede l’intervento di uno specialista?
La caduta dei capelli è ancora considerata fisiologica fintanto che si aggira intorno ai 50-100 capelli al giorno. Si parla invece di caduta dei capelli patologica quando si perdono più di 100 capelli al giorno e la quantità di capelli caduti supera quelli in fase di crescita.
I capelli hanno un ciclo di vita che si compone di tre fasi:
- fase attiva: è la fase in cui il capello cresce e dura dai 2 ai 4 anni nell’uomo e dai 3 ai 6 nella donna.
- fase di stasi: che dura circa 3 settimane in cui il capello perde le sue funzioni vitali.
- fase di caduta: che dura dai 2 ai 4 mesi, in cui il capello è morto e quindi, pronto a cadere.
Possibili cause della perdita di capelli
Un diradamento della chioma può essere causato da fattori fisiologici, legati ad alterazioni ormonali, stress o alimentazione scorretta.
Vediamo le cause principali.
Caduta dei capelli stagionale
In autunno la caduta dei capelli tende a peggiorare a causa della riduzione della luminosità esterna che determina una vasocostrizione che soffoca il bulbo pilifero. Inoltre il cambio delle temperature influisce sugli ormoni che a loro volta favoriscono il rinnovamento del cuoio capelluto.
Una carenza di vitamine e/o di minerali può causare la caduta dei capelli, vediamo quali sono fondamentali per il benessere dei capelli:
- il ferro che garantisce l’ossigenazione dei tessuti.
- le vitamine del gruppo B che favoriscono la rigenerazione delle cellule, la vitamina A che previene l’invecchiamento del cuoio capelluto.
- la vitamina H che permette la produzione di cheratina
- la vitamina E che contrasta i radicali liberi.
Caduta di capelli da stress
Lo stress può causare squilibri ormonali che possono procurare la caduta dei capelli ancora in fase di crescita e causare un’alopecia da stress. Fortunatamente questo tipo di alopecia è transitoria e scompare una volta superata la fase di stress.
Caduta dei capelli dopo il parto
Il calo di estrogeni che avviene dopo il parto e l’allattamento con un aumento della prolattina, possono innescare un cambiamento nel ciclo di vita dei capelli e procurarne una caduta temporanea.
Caduta dei capelli dovuti ad un trattamento medico
Alcuni trattamenti medici, in particolare quelli contro il cancro (chemioterapia, radioterapia) possono portare ad una parziale o totale caduta dei capelli, generalmente temporanea.
Caduta patologica dei capelli
Oltre le cause fisiologiche finora esposte esistono delle cause patologiche, in questo caso si parla di alopecia.
Vediamo le principali tipologie di alopecia:
Alopecia androgenetica
Riguarda prevalentemente gli uomini ed è determinata da fattori ereditari o genetici. È causata dagli ormoni androgeni che atrofizzando il bulbo pilifero, causano una caduta irreversibile dei capelli.
Alopecia aerata
È una condizione infiammatoria che procura una caduta dei capelli a chiazze di forma circolare o ovale. Si tratta di un problema immunitario in quanto le cellule del sistema immunitario attaccano i bulbi piliferi non riconosciuti come propri e provocano un’infiammazione che determina la caduta dei capelli. Spesso i capelli ricrescono spontaneamente dopo alcuni mesi.
Alopecia cicatriziale
È la perdita definitiva ed irreversibile dei capelli che si manifesta con chiazze rossastre prive di capelli. È una patologia di tipo infiammatorio che porta alla distruzione totale del bulbo pilifero, in questo caso è fondamentale rivolgersi ad uno specialista che può fare una buona diagnosi e suggerire i giusti trattamenti allo scopo di evitare un peggioramento della malattia.
Rimedi innovativi: la medicina rigenerativa
La medicina rigenerativa per i capelli è una metodica innovativa per il trattamento di calvizie e alopecia. Ormai è riconosciuto che le piastrine (componenti del sangue) sono ricche di fattori di crescita, quindi in grado di stimolare le funzioni di alcune cellule che possono apportare maggiore quantità di sangue ai tessuti, stimolando una biorigenerazione. Ciò è applicabile anche ai bulbi piliferi, diventando quindi una cura per l’alopecia di varia natura.
Il trattamento PRP capelli (plasma ricco di piastrine) è una procedura per cui il sangue, che viene prelevato dallo stesso paziente che poi verrà trattato, viene centrifugato al fine di consentire la separazione tra le piastrine e i globuli bianchi e rossi. Il prodotto che viene ottenuto può essere così direttamente iniettato nel cuoio capelluto. La calvizie e i vari tipi di alopecia (androgenetica, areata, e altri tipi di alopecia) possono giovarsi della medicina rigenerativa attraverso la tecnica PRP.
È una tecnica sempre più diffusa anche grazie a:
- La natura autologa del prodotto piastrinico
- L’invasività minima
- L’assenza di importanti effetti collaterali
- Costi inferiori rispetto ad un trapianto di capelli.
Le piastrine giocano un ruolo fondamentale nel mediare la guarigione di tessuti danneggiati grazie all’azione dei fattori di crescita che riattivano i follicoli pilo-sebacei non atrofizzati, stimolando la ricrescita capillare. Dopo circa 3-6 mesi in media, si assiste ad una crescita di nuovi capelli e l’aumento del diametro di quelli già esistenti.
Il trattamento prevede un ciclo di sedute la cui quantità varia da paziente a paziente. In genere si consigliano tre sessioni con cadenza mensile per indurre e mantenere una discreta stimolazione.
Il PRP è un trattamento mini-invasivo indicato per:
- pazienti che soffrono di alopecia allo stadio iniziale
- pazienti che presentano un diradamento limitato.
Il PRP è quindi indicato per riattivare la crescita dei capelli in presenza di un’alopecia non cicatriziale. Il PRP è un trattamento per l’alopecia poco invasivo e veloce. Il trattamento attraverso le infiltrazioni del plasma piastrinico dura circa un’ora e consente al paziente di riprendere subito le normali attività di vita quotidiana.