Chi era Philippe Daverio: tutto sul critico d’arte

Daverio nei decenni trascorsi in televisione h avuto il merito di aver portato l'arte nelle case degli italiani.

Immancabile papillon e sguardo dritto verso la telecamera: ecco chi era Philippe Daverio, lo storico e critico d’arte, ultimo divulgatore artistico, scomparso a 70 anni all’istituto dei tumori di Milano.

Chi era Philippe Daverio

Philippe Daverio è stato uno storico e critico dell’arte, conduttore televisivo, consulente, docente in varie università, politico, divulgatore e saggista. Nato nell’ottobre 1949, ha superato con successo tutti gli esami universitari, senza mai però laurearsi. Ciò ha fatto si che da molti suoi colleghi con titoli e onorificenze venisse visto come una sorta di critico di serie B.

Tra i suoi più grandi meriti c’è sicuramente quello di aver reso popolare e aver portato nelle case degli italiani l’arte. Con il programma Passepartout, una trasmissione di divulgazione artistica, in onda sulla Rai dal 2001 al 2011, ha saputo spiegare l’arte a tutti. Lo sguardo di Daverio era sempre fisso in camera e la sua figura era caratterizzata dalla costante presenza di un elegante papillon. Con piglio amiccante, irriverenza, sicurezza e ironia raccontava le bellezze italiane. Mai scontato e banale, Daverio considerava l’Italia come una terra di bellezze da scoprire e valorizzare.

Negli anni ha tenuto vari corsi in veste di docente in numerose università italiane e ha collaborato con svariate riviste e quotidiani. In occasione del 150esimo anniversario dell’unificazione dell’Italia, nel 2011, ha dato vita al movimento Save Italy, con l’intento di salvaguardare la bellezza del territorio italiano.

Importante è stata anche la sua attività di saggista, a testimonianza delle sue conoscenze e delle sue capacità comunicative. Negli anni ha pubblicato moltissime opere, principalmente con la casa editrice Rizzoli.

Daverio è scomparso all’età di 70 anni a Milano a causa di un tumore, lasciando un immenso vuoto nel panorama culturale artistico italiano. Come lui, solo Piero Angela, luminare e divulgatore della cultura italiana. Difficile, se non impossibile, trovare qualcuno che si possa anche solo minimamente paragonare in campo divulgativo artistico a Philippe Daverio.

Philippe Daverio chi era

L’impegno politico

L’attività di Daverio non si è limitata al contesto accademico e televisivo, ma il critico d’arte si è messo più volte anche a disposizione della politica.

Il primo impegno in campo politico è arrivato nel 1993, quando è stato eletto assessore con deleghe al Tempo Libero, alla Cultura, all’Educazione e alle Relazioni Internazionali per il Comune di Milano. Daverio ha ricoperto la carica sino al 1997.

Successivamente, Vittorio Sgarbi è riuscito a coinvolgerlo come bibliotecario nella giunta del Comune di Salemi, in Sicilia. A 60 anni, nel 2009, si è candidato come consigliere comunale per la lista civica guidata da Filippo Penati.

Nel 2010 il sindaco di Palermo ha designato Daverio consulente per la Festa di Santa Rosalia, ruolo da cui si dimette subito per incomprensioni con alcuni contestatori.

Scritto da Chiara Caporale

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