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Immaginatevi la scena: siete al ristorante con lui o con lei, desiderosi di conoscere l’altra persona più a fondo e di farvi conoscere. Il giorno prima lo avete tutto passato sognando il momento in cui vi sareste guardati negli occhi e invece, l’unica cosa che vedete adesso, è la sua testa piegata sul suo cellulare. In un’era in cui si fa tutto con gli smartphone capita sempre più spesso di vedere scene come questa.
Ecco, questo fenomeno ha un nome. Si chiama “phubbing” e non è da sottovalutare, perché può causare danni psicologici importanti nelle persone che lo subiscono, ma anche in chi lo pratica. Scopriamo cos’è e come evitarlo.
Phubbing, cos’è lo snobbing a favore del proprio cellulare
Per comprendere il significato di phubbing bisogna analizzarne il termine, in inglese, che nasce dalla fusione di altre due parole: phone e snubbing, ovvero cellulare e snobbare. Questa pratica si potrebbe quindi tradurre come “snobbare a favore del proprio smartphone”.
Un comportamento certamente legato alla dipendenza da smartphone che però, oltre a nuocere chi lo pratica, nuoce anche le sue relazioni e le persone che ha intorno, che si sentono inevitabilmente tagliate fuori. Il messaggio che passa è chiaro: “non mi interessi abbastanza, quindi preferisco guardare il telefono”.
Una pratica nociva anche in famiglia
Il phubbing può avvenire in diversi contesti: tra amici, in coppia, ma anche nelle famiglie. Se nei primi due casi la situazione si può risolvere facendo notare la mancanza o, diciamocelo, mandando direttamente a quel paese chi non ci ritiene degni del proprio tempo, per quanto riguarda il terzo caso la situazione è più delicata perché coinvolge un bambino o un ragazzino in piena età dello sviluppo.
Il phubbing infatti può avere come conseguenza il distacco emotivo che, se prolungato nel tempo, può causare un vero e proprio rifiuto. Per un ragazzino infatti è molto importante avere “relazioni dal vivo” e soprattutto è importante averle nel proprio nucleo famigliare, che funziona un po’ da palestra per prepararsi al mondo esterno.
Come evitare il phubbing
Ma come fare per evitare il phubbing, in un’epoca in cui il telefono è diventato una vera e propria estensione del nostro braccio? Prima di tutto, se siete voi a praticare il phubbing, dovreste iniziare mettendovi nei panni dell’altro. La domanda che dovreste porvi è semplice: “come mi sentirei io, se l’altro non prestasse attenzione a me, per darla al proprio telefono?”. La risposta che vi darete, sarà un primo passo per “disintossicarvi” dal vostro smartphone.
Un detox dalla tecnologia che deve poi proseguire per altri step. Per esempio, iniziate di metterlo in un’altra stanza o comunque lontano da voi quando siete a tavola, non prestategli troppa attenzione o silenziatelo quando siete con i vostri figli o con una persona per cui provate dell’interesse e spegnetelo prima di andare a dormire. Sono tutte buone abitudini che miglioreranno non solo i vostri rapporti, ma anche l’altro si sentirà più considerato. Se siete voi invece, che state subendo il phubbing, siate i primi a portare rispetto a voi stessi facendolo notare.