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London Bridge is down: la frase che mai il Regno Unito avrebbe voluto sentire è, purtroppo, arrivata.
La Regina Elisabetta II di Inghilterra è spirata l’8 settembre 2022.
La storia inglese racconta che alla morte di un sovrano esiste un piano segreto e ben studiato che pianifica nei minimi dettagli come chiunque, a partire dalla famiglia fino ad arrivare ai media, dovrà procedere. Il nome è Operazione London Bridge ed è stato realizzato negli anni Sessanta, ma svelato solamente nel 2017 dal Guardian.
La Regina Elisabetta II di Inghilterra è morta: l’operazione London Bridge è iniziata, sebbene lo stesso nome del piano in questione potrebbe essere modificato: perché?
Pare che all’interno delle decine di dettagli sulla gestione della morte della sovrana, ci fosse anche un tassello riguardante il luogo della morte stessa. Infatti, la Regina Elisabetta è morta in pace al Castello di Balmoral, la tenuta nell’Aberdeenshire che ha sempre avuto un posto molto speciale nel cuore di Her Majesty the Queen.
Non essendo spirata a Londra, quindi, il nome del piano deve essere modificato: non si parlerà più di Operazione London Bridge, bensì di Operation Unicorn.
Già nel pomeriggio dell’8 settembre 2022 erano cominciate a girare voci sulla gravità delle condizioni di salute della sovrana e tutto il Regno Unito cominciava già a mostrare i primi segnali di preoccupazione.
La notizia dell’effettiva morte della Regina Elisabetta II è giunta alla neo eletta prima ministra britannica Liz Truss con un bigliettino, mentre lei si trovava in Parlamento.
Il piano London Bridge (o Operation Unicorn) è stato rispettato: una volta che l’informazione della departita della sovrana ha colpito l’udito di Liz Truss, tutto è proceduto come da prassi.
Sono infatti partite le varie comunicazioni ufficiali, fino a quando anche Buckingham Palace ha dato pubblicamente la notizia, alle 19:34 dell’8 settembre 2022. Queste le parole riportate nel comunicato:
Sua Maestà è morta pacificamente oggi pomeriggio a Balmoral. Il Re e la Regina consorte rimarranno a Balmoral stasera e torneranno domani a Londra.
Successivamente, anche la BBC (altro canale utilizzato per informare dell’accaduto) ha dato la triste notizia come da protocollo: trasmissioni interrotte e riprese con la frase: “This is the BBC from London“, prima dell’annuncio. Quest’ultimo, poi, è stato seguito da un minuto di silenzio e dal suono dell’inno God save the Queen.
Immediate anche le bandiere a mezz’asta su Buckingham Palace e un’ampia folla di persone (centinaia e centinaia) si sono ritrovate di fronte alla tenuta portando fiori e lasciando messaggi di affetto.
Come da previsione, il periodo di lutto per la morte della sovrana durerà dieci giorni, fino ai funerali, che si terranno Lunedì 19 settembre 2022. Fino a quel giorno saranno rinviati eventi sportivi e saranno anche allestiti maxi schermi in tutte le città principali del paese con lo scopo si dare la possibilità di seguire l’incredibile copertura mediatica.
In segno di rispetto e seguendo nel dettaglio il piano London Bridge, conduttori e giornalisti della BBC si sono mostrati in abiti neri, in realtà già dal primo pomeriggio, nel momento esatto in cui Buckingham Palace aveva dato notizia dell’allarme per la salute di Elisabetta II.
In breve tempo è arrivato il primogenito della Regina ed erede al trono, Carlo, seguito poi dal resto dei familiari giunti a Balmoral in aereo con anche il principe William. Henry, invece, è arrivato da solo alla tenuta verso le 20 ora locale.
Venerdì 9 settembre 2022 sarà formalizzata l’ascesa al trono del nuovo Re, Carlo III, dove egli stesso pronuncerà un giuramento in cui prometterà di assumere i doveri e le responsabilità della sovrnità e di seguire, così, l’eredità della defunta madre.
Tutto si terrà a Londra, dove Carlo III e la moglie Camilla, regina consorte, faranno ritorno dopo avere trascorso la notte con la famiglia a Balmoral.
Tutto sta rispettando i piani previsti dall’Operazione London Bridge: grande rispetto per la Regina Elisabetta II e la tradizione della corona inglese.