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Se siete appassionate di piante e piantine e amate vedere dentro casa, siete nel posto giusto. In questo articolo andremo infatti a scoprire insieme quali sono le piante migliori da tenere in interno.
Piante: come scegliere quelle da interno
Arredare casa è un qualcosa che piace alla maggior parte di noi e, per chi ama le piante non c’è niente di meglio che averne un pò all’interno di casa. Le piante donano allegria anche solo a guardarle e riescono a far tornare il buonumore anche nelle giornate uggiose. Quando si decide di prendere delle piante da interno, bisogna tenere però conto di alcune cose, come gli spazi a disposizione, le temperature che siamo soliti avere in casa, l’esposizione al sole e il tasso di umidità. Non basta quindi scegliere la pianta solo dal punto di vista estetico, bisogna valutare se è adatta all’ambiente di casa nostra o no. Andiamo ora a vedere quali sono le migliori pianti da tenere in interno.
Piante: le migliori da tenere in interno
Vediamo insieme quali sono le migliori piante da tenere in interno e che non richiedono troppa cura:
- Kenzia: è una delle piante da interno più diffuse e amate, è come avere un pò di Africa in casa in quanto somigliano molte a delle piccole palme. Può stare anche in zono poco luminose e non richiede troppa cura.
- Anthurium: si tratta di una pianta in fiore, perfetta per chi ama i colori. La pianta richiede però di ricevere spesso acqua, ed è meglio lasciarla in zone poco luminose.
- Gardenia: pianta splendida che stimola il relax ma che però ha bisogno di una temperatura di almeno 21°, oltre che molta luce.
- Yucca: altra pianta che viene scelta spesso e che sta bene anche con temperature rigide. Un pò di sole e un’annaffiatura non troppo frequente è tutto che che richiede.
- Ciclamino: altra pianta ideale per chi ama i colori, visto che i suoi fiori possono essere rossi, rosa o porpora. Va tenuta in un luogo illuminato e va bagnata con frequenza.
Piante: e quando si va in vacanza?
Uno dei problemi da risolvere quando si parte per le vacanze è come fare per innaffiare le piante al fine di non ritrovarle appassite e rinsecchite. Vediamo insieme qualche metodo:
- Acqua complessata: metodo molto usato è quello dell’acqua complessata, ovvero una soluzione gelatinosa a base di acqua. Di solito è venduta in piccole bottiglie che vanno messe capovolte nel vaso. Oppure ci sono anche in palline in gel che vanno messe nella terra.
- Bottiglia rovesciata: si tratta del sistema più utilizzato in assoluto e anche molto economico. Si deve prendere una bottiglia di plastica e poi si devono fare tre fori sul tappo. Dopodiché essa va posizionata rovesciata nel vaso vicino al fusto della pianta. La nota negativa è che non si piò regolare la fuoriuscita dell’acqua, il consiglio è quindi quello di comprare dei beccucci pensati apposta per le bottiglie.
- I Blumat: un’altra soluzione ottima è acquistare i Blumat, ovvero dei piccoli vasi di terracotta che consentono di collegare i vasi delle nostre piante a una bottiglia. I Blumat erogano piccole quantità di acqua in modo costante ed è la soluzione migliore per chi fa vacanze molto lunghe. Nota negativa il costo.