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Cinque cerchi intrecciati tra loro. Cinque come i continenti che collaborano tra loro rappresentando lo spirito olimpico. Fiamma olimpica, cerimonie e podi, questi alcuni dei simboli che rendono noti i giochi olimpici, riportati alla luce da Pierre de Coubertin, pedagogista e sportivo francese.
Chi era Pierre de Coubertin
Pierre de Frédy barone di Coubertin, ma noto più semplicemente come Pierre de Coubertin (Parigi, 1º gennaio 1863 – Ginevra, 2 settembre 1937), è stato un dirigente sportivo e pedagogista francese, noto per essere stato il fondatore dei moderni giochi olimpici. Cresce in una famiglia aristocratica frequenta college e università e qui si appassiona allo sport, in particolar modo al rugby.
Inizia a promuovere lo sport a livello scolastico e pubblicare libri e articoli a sostegno delle sue convinzioni che però non vengono appoggiate immediatamente. Grazie agli studi pedagogici e l’analisi delle olimpiadi antiche trova un modo per riportare alla luce questa nota tradizione.
I giochi olimpici moderni
Per presentare il suo progetto organizza un congresso alla Sorbona di Parigi nel 1894. Qui annuncia di voler recuperare l’antica tradizione dei giochi olimpici e una volta approvati si istituisce un Comitato Olimpico Internazionale. In questa sede si decide inoltre che la prima olimpiade moderna si sarebbe svolta in Grecia, ad Atene.
Nei primi anni del ‘900 i giochi non ottengono il successo sperato per via della competizione con le esposizioni internazionali che canalizzano le attenzioni. Dopo il 1906 tornano ad attirare l’attenzione del pubblico diventando uno degli eventi più importanti al mondo, specialmente in ambito sportivo.
Le inferenze che hanno interrotto i giochi
Nonostante i diversi tentativi del barone, alcuni eventi maggiori esterni portano alla sospensione. Nel 1916 infatti sono programmate nella città di Berlino, ma con lo scoppio della prima guerra mondiale vengono annullate. Lo stesso accade nel 1940 con i giochi programmati a Tokyo, annullati per l’inizio del secondo conflitto mondiale che si prolunga fino al 1944 annullando anche quelle di Londra.
Nonostante alcune edizioni mancanti, il conteggio delle edizioni è proseguito regolarmente arrivando a considerare i giochi di Rio del 2016 la trentunesima edizione.
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