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La pillola abortiva è un medicinale molto utile per le donne incinte che però non vogliono portare a termine la gravidanza.
Ma ormai diventato è un trend del momento tra i giovani. Che cos’è? Cerchiamo di conoscerla meglio e vediamo perché è così diffusa.
Per aborto si intende l’interruzione volontaria di una gravidanza. È attualmente disciplinato da una legge, ma così non era in tempi passati. Esistono differenti tipi di aborto: da quello spontaneo a quello indotto, fino ad arrivare al chirurgico e quello farmacologico. L’uso della pillola abortiva è un tipo di aborto farmacologico.
In pratica, si tratta di prendere una pillola che induce all’aborto.
In Italia, l’aborto è diventato legale grazie ad una legge del 1978, proclamata grazie ad un referendum di tipo abrogativo su alcuni articoli del codice penale, che consideravano l’aborto come un vero e proprio reato. Si può ben capire come, in Italia, il tema dell’aborto sia stato sempre particolarmente acceso, per la presenza della Chiesa cattolica che, spesso, ha detto la sua sull’argomento.
L’uso della pillola abortiva è chiamato anche aborto chimico. In realtà, è disponibile fin dagli anni 70′. Ma è solo dal 1980, che è possibile servirsi della famosa RU-486. Attraverso l’uso di questa pillola, l’utero si contrae, andando a provocare sanguinamento e crampi, molto simili a quelli che si avrebbero nel caso di un aborto spontaneo. Ciò può essere utilizzato entro le nove settimane di gravidanza.
In genere, quando si prescrive una pillola abortiva, è necessario poi ricoverarsi in ospedale. Non è, infatti, possibile assumere la pillola e poi andare a casa. In genere, una pillola sola non basta, ci vuole anche l’assunzione di una seconda. Entro due ore dall’assunzione, si iniziano ad avvertire i primi spasmi.
Si tratta di un farmaco che è molto efficace. In genere costa poco, è anche per questo che tra i giovani è molto diffusa.
Una sola confezione costa 14 euro, fino ad arrivare a 42 per la confezione da tre compresse. Spesso è addirittura gratuita per la paziente, con tanto di spesa a carico del Sistema Sanitario Nazionale. La pillola può apportare sanguinamenti anche per molti giorni di seguito, in alcuni casi anche 70.
Non si deve, però, confondere la pillola abortiva dalla pillola del giorno dopo. La differenza tra questi due tipi di farmaci è la seguente: mentre la prima si usa solo a concepimento avvenuto, come forma di aborto terapeutico, la seconda è invece un qualcosa che serve ad evitare di instaurare una gravidanza nelle ore immediatamente successive al rapporto sessuale non protetto.
Infatti, la pillola del giorno dopo può essere assunta solo entro 72 ore dal rapporto a rischio. I vantaggi che derivano dall’uso della pillola abortiva stanno anche nell’evitare l’intervento chirurgico che spesso si può effettuare per un aborto: in tal caso, si evitano anche problematiche legate all’anestesia.