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Dal 22 novembre, Prime Video presenta Pimpinero: Morte e contrabbando, un film che ci trasporta in un mondo crudo e spietato, quello della frontiera tra Colombia e Venezuela. Diretto da Andrés Baiz, noto per il suo lavoro in produzioni come Narcos, il film racconta la vita dei “pimpineros”, contrabbandieri di benzina che affrontano quotidianamente rischi mortali per trasportare carburante oltre il confine.
La storia ruota attorno ai tre fratelli Estrada: Moisés, Ulises e Juan.
Moisés, interpretato da Juanes, è il maggiore e rappresenta la stabilità e l’esperienza, mentre Ulises, interpretato da Alberto Guerra, è un personaggio tormentato, diviso tra il dovere verso la famiglia e l’attrazione per il denaro facile. Infine, Juan, il più giovane, si trova coinvolto in un intrigo pericoloso che culmina nella sua tragica morte. La sua fidanzata, Diana, interpretata da Laura Osma, intraprende un’indagine personale per scoprire la verità, trasformando il film in un thriller carico di vendetta.
Pimpinero non è solo un film d’azione; esplora temi complessi come la corruzione, la lotta per la sopravvivenza e le dinamiche familiari. La frontiera colombo-venezuelana è rappresentata come un luogo senza legge, dove la vita umana ha scarso valore. La pellicola mette in luce come l’amore fraterno possa essere messo alla prova dalla tentazione del denaro e dalla paura della povertà. Inoltre, la trasformazione di Diana da fidanzata preoccupata a eroina determinata rappresenta una potente narrazione di emancipazione femminile, affrontando il mondo maschile e violento con coraggio e determinazione.
La fotografia del film, curata da Mateo Londoño, evoca atmosfere da western moderno, con paesaggi desolati che riflettono il vuoto morale dei personaggi. La direzione di Baiz riesce a creare un’atmosfera densa di tensione, invitando il pubblico a riflettere sulla moralità umana in circostanze disperate. Pimpinero si distingue per la sua capacità di mantenere il giudizio sospeso, spingendo gli spettatori a interrogarsi sulle scelte di chi vive ai margini della società.