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Platinette si è presentata davanti alle telecamere Rai senza il trucco e senza una delle sue ormai iconiche parrucche.
Presentandosi soltanto come Mauro Coruzzi, nome anagrafico di Platinette, l’opinionista ha voluto spiegare i motivi del suo ritiro dalle scene televisive, ringraziando il pubblico e soprattutto i colleghi di Italia Sì per aver compreso il suo dramma di questi mesi, nonostante il fatto che mai prima d’ora Mauro avesse voluto parlarne pubblicamente.
Il volto completamente privo di trucco, la testa perfettamente rasata, una camicia azzurra e una cravatta annodata con disinvoltura intorno al collo: con questa mise assolutamente essenziale e la voce rotta dall’emozione, Platinette ha annunciato di dover lasciare la televisione almeno per un po’, chiudendo il suo impegno fisso con Italia Sì.
Mauro era infatti stato uno degli opinionisti del format condotto da Marco Liorni per la Rai per tutta la scorsa stagione, ma Coruzzi ha dovuto ammettere che, per quanto amasse profondamente il programma, non si sente più in grado di reggere fisicamente un impegno così costante e soprattutto a lungo termine.
I motivi sono emersi “quando la città è diventata silenziosa e ho avuto modo di riflettere su di me”, cioè durante l’estate appena trascorsa.
In questi anni ho avuto un rumore sordo dentro di me, una patologia vera: il mangiare compulsivo senza averne bisogno. […] Si è stato difficile, ora il male va estirpato. […] Ora devo lavorare su di me, ricostruire le fondamenta.
La patologia a cui Coruzzi fa riferimento non è recente: si tratta di un disordine alimentare con cui il conduttore combatte da diversi anni. Già nel 2015 aveva annunciato di essersi sottoposto a un’operazione per l’inserimento di un palloncino gastrico, che però non ha portato a una risoluzione completa del problema.
Nell’ultimo anno però il problema si è ripresentato più acuto che mai, tanto che nelle ultime puntate della scorsa stagione del programma, Mauro si è ritrovato a trascinare una gamba e ad avere problemi di salute seri.
Proprio a seguito del precipitare delle sue condizioni fisiche il conduttore ha deciso di rallentare drasticamente i suoi impegni lavorativi per dedicarsi esclusivamente alla propria salute fisica.
Il riconoscimento ufficiale di questo disturbo alimentare è relativamente recente: è stato infatti riconosciuto soltanto nel 1992.
Dalla sua definizione le diagnosi sono aumentate in maniera esponenziale nel corso degli anni e presenta delle profonde differenze rispetto alla bulimia.
Coloro che soffrono di bulimia utilizzano strategie compensative dopo un’abuffata incontrollata di cibo: nella maggior parte i bulimici provvedono a indurre il vomito per liberarsi di gran parte del cibo ingurgitato al fine di non prendere peso eccessivo.
Diversamente, coloro che mangiano in maniera compulsiva non si inducono il vomito e non hanno alcun interesse nel tenere sotto controllo il proprio peso corporeo.
Al contrario dei bulimici, dotati paradossalmente di una ferrea volontà di controllo sul proprio corpo, i mangiatori compulsivi non sono padroni di se stessi durante le lunghe e pericolose abbuffate che si concedono regolarmente.