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Playgirl magazine è la rivista che a partire dagli anni ’70 ha rivoluzionato la concezione del porno per le donne. Un cambiamento epocale: l’erotismo al femminile non è più un tabù.
Come e quando nasce Playgirl
Playgirl magazine nacque da un’idea di Douglas Lambert, proprietario di un nightclub in California. Lambert cercava un modo per attirare maggiori clienti così da aumentare i guadagni. Un giorno sua moglie gli propose l’idea di un giornale con foto di nudi maschili. Lambert, inizialmente titubante, oltrepassa il dubbio e decide di lanciarsi a capofitto in questa impresa.
E così, dopo un investimento iniziale di venti mila dollari per il progetto, la scelta degli uffici situati al centro di una delle città più pazze del globo, Los Angeles, nasce Playgirl magazine. Il primo numero esce in edicola nel giugno del 1973 e fin da subito la rivista si presenta come una provocazione al nudo femminile delle riviste Playboy e Penthuose.
La prima copertina è a dir poco esplicita: un uomo semi nudo seduto tra le gambe di una donna. In soli quattro giorni, le copie di Playgirl magazine vendute sono 600 mila e in tutte le edicole la rivista è sold out. Negli anni 70, quando la rivista ottiene il maggiore successo, le copie vendute superano il milione e mezzo.
La rivoluzione della rivista
Ciò che Playgirl magazine ha prodotto è una vera e propria rivoluzione epocale. Finalmente anche alle donne è data la possibilità di fantastica sul corpo maschile e fantasticare senza vergognarsi, attività che tra gli uomini è comune dall’alba dei tempi. Tuttavia, Playgirl magazine si batte per una missione ben più nobile. Il suo obiettivo è riuscire a parlare alle donne senza mezzi termini, in modo schietto e diretto. Inoltre si propone di informare e istruire l’universo femminile su problemi complessi e ancora oggi difficili da capire. Tematiche come l‘aborto, la palpazione al seno per la prevenzione dei tumori, i metodi contraccettivi e il ruolo della donna nella società contemporanea.
Il pubblico di Playgirl magazine comprende anche persone omosessuali. Un fatto straordinario perchè ai tempi della fondazione del magazine, l’essere gay era considerato un atto vergognoso che aveva a che fare più con la lussuria che con la reale inclinazione dell’individuo. Dati i numerosi lettori, la rivista amplia il suo target, rivolgendosi anche a persone omosessuali, con lo stesso scopo iniziale ossia sdoganare un taboo divulgando informazioni utili alla tutela della salute e della serenità dei suoi lettori.
Con gli anni, i nudi presenti su Playgirl magazine sono diventati sempre più integrali. Inoltre, ogni anno a novembre, la rivista proponeva il calendario di uomini sexy, invitando i suoi lettori a una democratica votazione per eleggere “l’uomo più sexy dell’anno”.
Negli anni 90 la rivista arriva anche in Italia, ma non fa molto successo e viene ritirata dal mercato quasi subito. In seguito Playgirl magazine comincia a non avere più la fama del tempo. Nel 2008, complice la diffusione di siti e canali porno, la rivista chiude definitivamente i battenti ma rimane attivissima sui social!