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Durante la gravidanza, uno dei sintomi più comuni è la pressione bassa.
Ma cosa fare e quando preoccuparsi? In questo articolo, vediamo insieme tutto quello che c’è da sapere: cause, sintomi e rimedi.
La gravidanza è un momento ricco di emozioni, ma anche di cambiamenti fisici significativi. Uno di questi è la pressione bassa, o ipotensione, che può verificarsi soprattutto durante il secondo trimestre. Ma perché succede? Durante la gravidanza, il volume di sangue nel corpo aumenta fino al 50%.
Questo, insieme all’azione di ormoni come il progesterone che dilatano i vasi sanguigni, può far abbassare la pressione. Inoltre, l’anemia sideropenica, comune in questo periodo, può peggiorare la situazione, portando a episodi più frequenti di pressione bassa. In questi casi, è fondamentale riconoscere i sintomi dell’ipotensione per sapere come reagire. Le donne in gravidanza possono avvertire vertigini, nausea e visione offuscata. Altri segnali possono includere debolezza, affaticamento, svenimenti e una sensazione di “mancamento“.
Anche le palpitazioni e la sudorazione fredda possono essere altri segnali da tenere d’occhio.
Affrontare la pressione bassa in gravidanza può essere più semplice seguendo alcuni accorgimenti utili. Innanzitutto, è fondamentale mantenere una buona idratazione: bere molta acqua è un modo efficace per sostenere la pressione sanguigna e prevenire eventuali problemi. Anche l’alimentazione gioca un ruolo cruciale. Consumare pasti piccoli e frequenti aiuta a mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue, il che può prevenire improvvisi cali di pressione.
Al contrario, è consigliabile evitare pasti abbondanti, poiché questi potrebbero contribuire ad aumentare il rischio di ipotensione. Inoltre, prestare attenzione alla postura è molto importante. Alzarsi lentamente da una posizione seduta o sdraiata può aiutare a prevenire i capogiri che spesso si verificano con l’ipotensione ortostatica, una condizione comune in gravidanza. Infine, è essenziale dedicare del tempo al riposo. Sdraiarsi sul fianco sinistro non solo migliora la circolazione, ma può anche contribuire a stabilizzare la pressione.
Se i sintomi dovessero persistere o addirittura aggravarsi, è sempre meglio consultare un medico. E’ importante ricordare che alcuni sintomi legati alla pressione bassa possono assomigliare a quelli tipici della gravidanza, rendendo difficile distinguerli. Pertanto, è fondamentale prestare attenzione al proprio corpo e, in caso di dubbi o preoccupazioni, contattare immediatamente un professionista. Con queste linee guida, tutte le future mamme possono affrontare la pressione bassa in gravidanza con maggiore serenità e consapevolezza!