Processo Ruby Bis: pena ridotta per Nicole Minetti

Olga Luce

Olga Luce, nata a Napoli nel 1982, è diplomata al liceo classico. Scrive di cronaca, costume e spettacolo dal 2014. Il suo motto è: il gossip è uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo (quindi tanto vale farlo bene)! Ha collaborato con Donnaglamour, Notizie.it e DiLei. Oggi scrive per Donnemagazine.it

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Nicole Minetti ha dedicato alla politica una brevissima parentesi della propria vita.

Giusto il tempo di rimanere invischiata in uno dei molti scandali sessuali che hanno avuto il proprio centro gravitazionale nella figura di Silvio Berlusconi.

Nicole Minetti, all’epoca in cui fu eletta consigliere regionale della Lombardia con il centro destra, fu fortemente sostenuta da Berlusconi in persona e lei, per ricambiare l’appoggio del Cavaliere, si prodigò negli anni successivi a collaborare a stretto contatto con lui per organizzare incontri erotici nella villa di Arcore.

Accusata di favoreggiamento della prostituzione durante il processo Ruby Bis, durante il quale è stato coinvolto anche Emilio Fede per motivazioni molto simili, la Minetti è stata giudicata colpevole ma le è stata concessa una piccola riduzione della pena.

La nuova vita di Nicole Minetti

Come si diceva la breve parentesi politica nella vita di Nicole Minetti si è conclusa da un pezzo, dal momento che dopo le intercettazioni telefoniche ottenute ed esaminate dalle forze dell’ordine, la Minetti è diventata completamente impresentabile in qualsiasi ambito della politica italiana.

Nicole era infatti incaricata di gestire gli appuntamenti del cavaliere con le sue ragazze, e di gestire le richieste fatte da queste ultime per mantenere il massimo riserbo sulle attività che ad Arcore si svolgevano. A fare notizia, al tempo, fu il linguaggio utilizzato dalla Minetti durante le conversazioni telefoniche che poi finirono sul banco degli imputati.

Da allora, in ogni caso, è passato molto tempo e per lasciarsi tutto letteralmente alle spalle la Minetti ha deciso di mettere tra sé e l’Italia un intero oceano.

Attualmente Nicole è una Dj attiva tra Londra e New York, ma è principalmente nella Grande Mela che la Minetti risiede più spesso. La ragazza, attualmente trentatreenne torna in Italia soltanto per brevi visite alla sua famiglia, ma molto probabilmente in Italia sarà costretta a rimanere per un po’ al fine di scontare la pena comminata dal giudice.

In difesa di Nicole Minetti

Come se la situazione di una ragazza ingaggiata per favorire la prostituzione di ragazze poco più giovani di lei non fosse abbastanza grottesca di suo, l’avvocato difensore dell’ex consigliera regionale di Forza Italia ha deciso di raggiungere nuove vette di arte forense arrivando a paragonare l’attività di Nicole Minetti a quella del segretario del partito radicale Marco Cappato.

Quest’ultimo ebbe infatti un ruolo determinante nell’aiutare Dj Fabo a spostarsi in Svizzera al fine di ricevere lì quell’eutanasia che in Italia nessuno era disposto a concedergli.

Allo stesso modo secondo il signor Pantano, avvocato della Minetti, Nicole avrebbe aiutato le ragazze ad autodeterminarsi, scegliendo cosa fare del proprio corpo. Paragonare il diritto a una morte dignitosa a quello di mettere le proprie grazie al servizio di un potente uomo politico ottantenne non è stata esattamente una manovra intelligente per il signor Pantano, che non è riuscito a evitare la condanna della sua assistita.

Nicole Minetti in carcere

Esattamente come per Emilio Fede, anche per Nicole Minetti è stata determinata una pena detentiva. Lo storico direttore del TG4 dovrà scontare nelle carceri italiane quattro anni e sette mesi. “Soltanto” due anni e dieci mesi per la Minetti. Chissà se le concederanno un giradischi.