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Si sta facendo sempre più alta l’attenzione verso l’ambiente e gli animali, lo abbiamo visto anche con la fashion industry ma il campo in cui è davvero evidente è senza dubbio quello della cosmesi.
Sono sempre di più infatti, le persone che scelgono prodotti cruelty free, ovvero non testati sugli animali e allo stesso tempo, sono sempre di più i brand che scelgono di adottare questa linea.
Purtroppo però, non è sempre facile capire se un prodotto che vogliamo acquistare sia davvero attento a questo aspetto, ed è quindi molto importante imparare a leggere le etichette che ne riportano gli ingredienti. In questo articolo vi insegneremo come fare.
Come dicevamo, è sempre più grande la volontà delle persone di acquistare esclusivamente prodotti non testati sugli animali e se questo si può tradurre in una maggior consapevolezza da parte non solo da chi acquista, ma anche da chi produce e vende, c’è comunque l’altro lato della medaglia da tenere in considerazione.
Spesso infatti, può capitare che alcuni brand si nascondano dietro la dicitura “cruelty free” esclusivamente a scopo pubblicitario, oppure, ancora, può capitare che alcuni brand seguano le direttive europee che vietano i test sugli animali, ma continuino a finanziarli in altri paesi.
Un altro caso invece può essere che alcuni ingredienti testati sugli animali al di fuori dell’Unione Europea, siano poi inseriti all’interno di un prodotto che dovrebbe essere appunto, cruelty free.
Per capire se un prodotto non sia davvero testato sugli animali dobbiamo fare affidamento sull’etichetta posta sul retro che dovrebbe riportare il disegno di un coniglietto con due stelline ai lati, il simbolo del cruelty free oppure se si vuole essere ancora più sicuri, si possono consultare le liste di prodotti cruelty free approvati dalle associazioni riconosciute e dalle ONLUS che si occupano della tutela degli animali, facilmente consultabili su Internet.
Quali sono le associazioni? Una su tutte è la Leaping Bunny, di cui abbiamo già descritto il logo, ma ci sono anche la LAV (Lega Anti Vivisezione) e ovviamente la PETA.
Si tratta di liste davvero complete e aggiornate che non solo indicano quali siano i prodotti non testati sugli animali, ma come si suol dire “fanno le pulci” ai brand, specificando quali usano ingredienti di origine animale oppure ingredienti testati sugli animali e successivamente inseriti in un prodotto contrassegnato come cruelty free.
Le liste dei prodotti cruelty free sono davvero d’aiuto anche per i più attenti a questa tematica. Che un prodotto non sia testato sugli animali infatti, potrebbe non bastare e si rende necessario quindi specificare che, se un prodotto è cruelty free, non significa per esempio, che non possa contenere ingredienti di origine animale.
Ci sono poi altre diciture che occorre saper analizzare. Quando su un’etichetta leggiamo “prodotto finito non testato sugli animali” o “prodotto non testato sugli animali”, non significa che anche gli ingredienti che lo compongono, non siano stati testati sugli animali. Allo stesso modo, le diciture “testato clinicamente” e “testato dermatologicamente” dicono che il prodotto non è stato testato sulle pelle, ma non specificano se è compresa anche la pelle degli animali.