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Il prurito al seno riguarda tutte le donne. Nulla di grave, nella maggior parte dei casi, a meno che non si tratti di un disturbo persistente. In questo caso è bene farsi controllare. Le zone del seno soggette a prurito sono generalmente quelle in prossimità dei capezzoli, dove la pelle è più sensibile. Il prurito al seno può avere diverse cause più o meno gravi. Scopriamo quali possono essere.
Prurito al seno: le cause
Una prima causa del prurito al seno può essere lo sbalzo ormonale dovuto al ciclo mestruale. In questo periodo, questo disturbo sembra essere molto frequente, ma passa non appena arrivano le mestruazioni e, di conseguenza, i livelli ormonali si stabilizzano. Il prurito al seno può essere dovuto anche a ciò che indossiamo. I tessuti sintetici e i pizzi possono provocare irritazioni alla pelle e quindi causarne il fastidioso prurito soprattutto nelle zone più sensibili. In questo caso, per ovviare al problema, è consigliabile utilizzare biancheria di cotone. Oltre alla biancheria, il prurito può essere causato anche dalle nostre abitudini per quanto riguarda l’igiene personale. Saponi e cosmetici troppo aggressivi o a cui siamo allergici possono causare quel fastidioso prurito. Anche in questo caso comunque, la soluzione è sostituire i prodotti con altri delicati e ipoallergenici.
Anche il sudore e la disidratazione possono provocare il prurito al seno. In questo caso, una pomata prescritta dal proprio medico potrebbe aiutare a risolvere il problema, che generalmente è solo cutaneo. A proposito di problemi cutanei, anche psoriasi e dermatite possono provocare prurito nella zona delicata del seno. Anche in questo caso è bene rivolgersi al proprio medico, con cui si troverà la cura adatta.
Quando preoccuparsi
Se nella maggior parte dei casi, il prurito al seno si può risolvere con una pomata prescritta dal medico o semplicemente cambiando abitudini, in altri casi può essere campanello d’allarme per qualcosa di più grave. Il prurito al seno può essere segnale della presenza di un tumore. Anche se sembra essere una manifestazione molto rara del carcinoma mammario, in questo caso è meglio sottoporsi subito a controlli specializzati, per intervenire il prima possibile ed estirpare il problema, senza ripercussioni ben più gravi.
Anche la malattia di Paget può manifestarsi con il prurito al seno. Si tratta di una forma di tumore più rara, che provoca prima prurito e poi eczemi nel capezzolo o nella zona dell’areola. Questo tumore ha origine dai dotti della ghiandola mammaria e si diffonde allo strato di epidermide sovrastante. Anche in questo caso è bene non sottovalutare i sintomi e sottoporsi immediatamente ai controlli del caso.
Prurito al seno: gravidanza e maternità
Tra i sintomi di una gravidanza ci sono il dolore e il prurito al seno, causati come per il ciclo da uno scombussolamento a livello ormonale. In questo caso l’esperto a cui rivolgersi è il ginecologo e naturalmente, è bene fare un test di gravidanza per averne la conferma. Anche durante l’allattamento può manifestarsi il prurito al seno. Può essere infatti segnale di dotti lattiferi colmi. I sintomi in questo caso scompariranno non appena il seno verrà verrà svuotato dal latte.
Il prurito al seno può essere provocato dalla fastidiosa mastite. Patologia infiammatoria batterica che si presenta durante l’allattamento, provocando molto dolore. Anche in questo caso, tra le cause può esserci l’accumulo di latte all’interno del seno. Ma la mastite e il conseguente prurito può manifestarsi anche in seguito ad una ferita al capezzolo. Non solo in gravidanza quindi, ma anche chi per esempio, ha un piercing in quella zona, dovrebbe prestare attenzione a questa particolare e dolorosa condizione del seno.