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Nell’aprile di quest’anno una giovane donna di 29 anni, Vikki Hull, è stata trovata morta nel suo appartamento a Liverpool a poche settimane di distanza dalla nascita del suo piccolo. Quello che avrebbe dovuto essere motivo di gioia si è trasformato in una infausta tragedia. Il corpo di Vikki, la cui morte è avvenuta per strangolamento, è stato rinvenuto dai poliziotti; allertati da una segnalazione dopo che la giovane neo mamma non rispondeva alle chiamate. A porre fine alla vita di Vikki e a privare il piccolo della sua mamma, è stato lo stesso compagno della vittima, Mark Mahoney, uomo di 31 anni, dopo aver visto un selfie della donna su Facebook. Ma vediamo insieme cosa ha spinto l’uomo a commettere questo gesto estremo.
Un selfie che uccide
A quanto pare il compagno della giovane donna è stato colto da un improvviso raptus di follia; dopo aver visto un selfie pubblicato dalla stessa Vikki che la ritrae con il figlioletto appena nato su Facebook, e usato come immagine del suo profilo. Insomma un semplice e innocuo selfie è bastato a suscitare la follia omicida dell’uomo. L’uomo non ha avuto nessuna pietà nell’uccidere la sua compagna e madre di suo figlio; strangolandola persino sotto gli occhi ignari e innocenti del piccolo.
Come ha agito l’assassino? Dopo aver compito quel gesto brutale; l’uomo è uscito di casa come se nulla fosse e ha vagato per ore nella città, senza avere una meta precisa. Solo dopo qualche ora le forze dell’ordine sono riuscite a fermarlo. Ora, dopo diversi lunghi mesi di silenzio, l’assassino ha deciso di confessare l’omicidio della povera Vikki Hull; e nel farlo ha spiegato la sua verità. Qual è la verità di Mark Mahoney? Può un così futile motivo, come quello di un selfie con un minore postato senza consenso, essere il solo e unico motivo che ha spinto l’uomo a strangolare brutalmente la sua compagna? O c’è di più?
Il compagno della donna ha spiegato di aver compiuto un gesto di questa entità; a seguito di una discussione avvenuta tra i due; in quanto Vikki non era d’accordo sul fatto che il suo piccolo frequentasse la famiglia di lui. A causa di ciò, la situazione è degenerata e andata fuori controllo tanto da portare l’uomo a strangolare la giovane mamma sotto gli occhi del figlioletto. Per capire al meglio la situazione familiare, si è provato a sentire il parere delle persone che conoscevano la coppia che, a detta di loro, sembrava felice e serena; come una qualsiasi coppia normale.
La reazione di amici e conoscenti
Come abbiamo accennato prima, secondo il parere di amici e parenti, Vikki Hull e Mark Mahoney sembravano una coppia tranquilla, innamorata e serena; il cui amore era stato coronato dall’arrivo di un figlioletto. Insomma avevano tutte le carte in regola per essere felici nella loro quotidianità. Infatti questa tragedia ha lasciato senza parole tutti quanti, poiché nessuno si sarebbe mai aspettato un finale così tragico.
Come si è conclusa questa triste vicenda? L’epilogo di questa tragedia inaspettata e senza senso vedrà Mark Mahoney scontare ben 15 anni in carcere; e il piccolo, senza madre e senza padre, affidato alla custodia dei nonni materni.