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Il mondo del web è sorprendente, a volte è in grado di creare scandali sulla base del nulla.
Questa volta nel mirino ci è finita Nuvenia con la sua nuova pubblicità per assorbenti che, a sorpresa di tutti, ha mostrato del sangue. In uno spot per assorbenti, incredibile vero?
Nello spot presentato da Nuvenia, parte del progetto “Viva la vulva”, una canzone accompagna una serie di oggetti inanimati che prendono parte ad un coro simulando il movimento delle labbra. Tra questi una grande conchiglia posizionata sul pube di una donna, una pesca aperta a metà, un pupazzetto e degli assorbenti.
Attenzione però, questi assorbenti non sono sempre puliti, una volta appaiono addirittura sporchi di sangue. Il popolo di internet ha sentito l’esigenza di far sapere all’azienda che la vista di sangue mestruale urta la loro sensibilità e soprattutto quella dei bambini.
Sul profilo Instagram di Nuvenia viene pubblicata la foto di un assorbente e una provetta piena di sangue che lo riempie. L’azienda dichiara di non voler più utilizzare il liquido blu per riferirsi al ciclo mestruale e appoggiare l’insieme di iniziative nate per la liberazione del corpo femminile dai tabù imposti dalla società.
Al post seguono una serie di commenti indignati a cui il social media manager risponde con estrema calma e gentilezza, mostrando come questa sia l’arma perfetta per combattere odio e ignoranza.
Le argomentazioni che ricorrono più spesso tra chi contesta lo spot sono principalmente due: la prima che ritiene non necessaria la cosa dato che nemmeno le pubblicità di preservativi mostrano liquido seminale e quelle di carta igienica non mostrano feci e urina.
La seconda esprime schifo e necessità di tutelare i più piccoli da queste immagini. Capiamo perché nessuna di queste due tesi può funzionare, iniziando con quest’ultima.
Parliamoci sinceramente, i bambini oggi sono esposti ad una violenza esagerata tra i programmi tv e i videogiochi quindi non può essere il sangue a sconvolgerlo. Lo sconvolge entrare in una zona inesplorata quale quella dell’intimità femminile.
Abituare già dall’infanzia al ciclo mestruale può diventare un ottimo modo per normalizzare la cosa.
Spiegare ai bambini che è un processo naturale e necessario per il corpo della donna e alle bambine che non devono provare vergogna è doveroso.
Queste ultime infatti crescono senza avere la possibilità di decidere quanto poter parlare di questo argomento, sono obbligate e tenerlo nella sfera intima. O al massimo di poterlo condividere esclusivamente con il genere femminile, come per argomenti paralleli quali la masturbazione o il desiderio sessuale.
Come già accennato, si contesta inoltre il fatto che non sia fondamentale mostrare il liquido mestruale poiché nemmeno in spot su prodotti simili accade di mostrare liquidi corporei.
Anche questo è un grande bias cognitivo dato che invece secondo le marche di assorbenti è sempre stato necessario mostrarlo, senza che però fosse rosso.
Se quello che vi dico non vi risulta andate a cercare uno spot realizzato da alcuni dei più noti produttori e noterete, come aveva già sottolineato Nuvenia, che si usava del liquido blu indefinito per mostrare le proprietà del prodotto.
Il problema ora è quindi mostrare del sangue vero perché riporta alla realtà? Forse è il caso di riflettere e chiedersi perché la vista di sangue mestruale crea così tanto disagio.