Come tutti ben sanno, dopo Natale, il 26 dicembre, viene Santo Stefano. Sicuramente pochi sanno che inizialmente questo santo veniva festeggiato il 3 agosto, coincidente con il giorno del ritrovamento delle sue spoglie nelle vicinanze di Gerusalemme. Attualmente il 3 agosto è ancora il giorno di Santo Stefano, per le chiesa ortodossa più che altro. Stefano fu il primo dei sette diaconi scelti dalla comunità cristiana per aiutare gli apostoli, ed è considerato il protomartire, cioè il primo cristiano ad aver sacrificato la propria vita per testimoniare la propria fede in Cristo e per contribuire alla diffusione del Vangelo subendo una terribile lapidazione.
La celebrazione liturgica del santo è stata fissata al 26 dicembre perchè nei giorni seguenti alla nascita del Figlio di Dio, furono posti i più vicini al percorso terreno di Cristo, i primi a rendere una effettiva testimonianza con il martirio. Del venerato Santo Stefano, si ignorano le origini dal momento che Gerusalemme a quei tempi era un continuo via vai di popolazioni differenti. L’etimologia del nome Stefano però, in greco, ha il significato di “coronato”.
Negli atti degli Apostoli vengono narrati i suoi ultimi giorni, narrando del periodo della Pentecoste, quando i discepoli era ancora più aumentato. I dodici apostoli, riunirono i discepoli per affermare che non si dovesse trascurare la predicazione della parola di Dio, e quindi decisero di affidare questo compito ad un gruppo di sette di loro. Tra gli eletti c’era anche Stefano, un uomo dalla grande fede. Espletando questo compito, Stefano, compiva grandi azioni, non limitandosi solo al lavoro di amministrazione, ma in particolar modo predicando attivamente, soprattutto tra gli ebrei che si trovavano di passaggio a Gerusalemme e che egli convertiva alla fede in Gesù.
Vedendo tutto questo gran movimento, gli ebrei ellenistici, accusarono Stefano di blasfemia contro Mosè e contro Dio, fu accusato avanti al Sinedrio e condannato dai presenti alla lapidazione con pietre. Mentre crollava sotto la spietata rabbia di chi gli scagliava pietre, il diacono pregava chiedendo al Signore di non imputare loro quel terribile peccato. Furono delle pie persone a seppellirlo, e poco tempo dopo si scatenò a Gerusalemme una violenta persecuzione contro i cristiani.
Nei secoli seguenti si iniziò con gli scavi per il ritrovamento delle reliquie e iniziò da qui la diffusione delle reliquie. Molti miracoli avvennero solo toccandole, addirittura toccando la polvere della sua tomba. La maggior parte delle reliquie vennero razziate dai crociati, e questo portò l’Europa ad averne un gran numero. Ancora oggi in Italia ci sono diversi comuni che portano il suo nome; il suo attributo sono le pietre della lapidazione, infatti il santo viene invocato per il “mal di pietra”, cioè i calcoli. Santo Stefano è considerato il patrono dei tagliapietre e dei muratori.