Si sa, entrare in politica è un'occupazione redditizia, e poco importa se nella vita precedente si è fatto tutt'altro.
Se non si è politici di professione spesso ciò che conta, per raccimolare voti in campagna elettorale, è avere un volto noto, meglio ancora se piacevole, e un nome che non sia Mario Rossi; l'alternativa è un buon gruzzoletto da investire.
Grazie a queste leggi non scritte, valide in tutto il mondo, spesso si scorge tra le schiere di parlamentari qualche personaggio che mai ci saremmo immaginati di trovare. Ogni tanto le nostre aule sembrano trasformarsi in un'Isola dei Famosi, in un luogo nel quale riciclarsi al meglio, almeno per una legislatura.
Non ci si può quindi sorprendere se ci ritroviamo Mara Carfagna, presentatrice tv, che litiga sulle quote rosa con Stefania Prestigiacomo.
"Le quote rosa non servono" ha affermato la Carfagna. "Non parla per conto del partito", ha affermato l'ex ministro delle Pari opportunità.
Riporto dal Corriere lo stupore della Prestigiacomo:
«Chi l’ha detto?». Mara Carfagna. «Chi?». L’onorevole Mara Carfagna, la giovane deputata di Forza Italia che lavorava in tivù con Giancarlo Magalli…
«Ah, sì… certo. E ha detto proprio così?». Proprio così: le quote rosa non risolvono il problema delle donne. Anzi, se possibile, le chiudono all’interno di un recinto.
«Beh, se pensa e dice questo, è chiaro che la Carfagna esprime un un’opinione personale. Strettamente, direi, personale». Veramente la Carfagna sostiene che all’interno di Forza Italia…
«Escludo che la Carfagna possa parlare per conto del partito.Non ne abbiamo discusso mai, non c’è una linea ufficiale.
Come fa a usare questi toni? Mah…»
Questo è il "Carfagna pensiero":
"Sarebbe più utile, a mio… a nostro avviso, cominciare a selezionare dal basso, nell’organizzazione di base dei partiti, le donne migliori e più capaci… Solo in questo modo potrà nascere una classe dirigente al femminile, radicata nel territorio e legittimata dal consenso popolare. A questo proposito, se posso aggiungere… Io sono un piccolo ma eloquente esempio vivente di questo mio ragionamento".