Il reality show prevede un copione.
E ciò lo distingue dalla real tv, che invece racconta la realtà senza ricorrere a particolari elaborazioni linguistiche.
La formula di quest'ultima è racchiusa nello slogan "No script, no actors, no editing", usato dal canale Usa "True tv" come promo per lanciare Ed Tv, una commedia in cui un commesso di un negozio è ripreso dalla tv 24 ore su 24. Finché non si rompe le palle…
Il reality show è diverso, è un testo costruito.
E' una struttura artificiale che filtra la realtà secondo le leggi dello Show. Ma fino a che punto si spinge l'intervento degli autori, a cui è delegato il trattamento narrativo?
Il confine è mobile, diverso da format a format. Nell'Isola dei famosi, erede di Survivor, ci sono ufficialmente quattro autori.
La stessa Simona Ventura, affiancata da Celeste Laudisio , regista che ha iniziato col dirigere l'ormai mitico Colpo Grosso presentato da Umberto Smaila, Angelo Ferrari, che è tra l'altro un blogger che si occupa di critica televisiva , e Tiziana Martinengo, che è la moglie di Carlo Previati, il produttore dell'Isola delegato da Magnolia .
Ad occhio e croce, sembra necessaria l'intromissione degli autori nelle noiose dinamiche della casa del Grande Fratello.
Meno, in situazioni di per sé avventurose come quelle di un''isola in cui vip adusi allo show si confrontano con i bisogni primari. E patiscono davvero la fame.
Gli autori hanno meno lavoro.
Di fatto, come spiega Paolo Taggi, citato da Marta Perrotta nel suo saggio inchiesta "Il Format televisivo" , altre figure professionali lavorano in modo invisibile sull'Isola.
Sono gli autori-reoporter, coordinati dall'editor.
Taggi rivela i compiti di questo staff nell'ambito del format che ha fatto da modello all'Isola: Survivor di Charlie Parsons, denominato in un primo momento Expedition Robinson.
Scrive Marta Perrotta.
Ad ogni partecipante è assegnato un autore-reporter.
Come afferma Taggi, "la parte reality di Expedition Robinson è scritta dai concorrenti vivendo. Si basa principalmente su quello che le 'antenne' dei reporter (a metà tra il documentarista-naturalista e lo scrittore per immagini) hanno carpito e su quello che i concorrenti hanno dichiarato spontaneamente…"
Il reporter deve diventare l'ombra del concorrente, imparando ad essere impercettibile, come se fosse un elemento della natura.
"Potrebbe risultare difficile passare dodici ore con un gruppo di persone senza stabilire con esse alcun contatto personale di sorta. I concorrenti vengono informati sul fatto che possono parlare e porre domande ai reporter, ai cameramen ed ai tecnici del suono solo quando arrivano all'isola o quando ripartono. Non possono mai, per nessun motivo, interferire con le riprese. Tutto ciò che devono fare è fingere che il team non si trovi là e procedere nelle loro solite attività".
L'editor coordina tutti gli autori–reporter e "rielabora il copione complessivo di ogni puntata: è responsabile del racconto-documento del programma ed è responsabile- insieme al produttore- del Consiglio dell'Isola".
"Organizza e supervisiona il lavoro delle troupe di reality. In fase di pre-produzione sviluppa il copione reality, gli eventi, le relazioni e le rappresentazioni delle possibili situazioni…pianifica il Consiglio dell'isola. Organizza la gestione ed il funzionamento della cabina del video diario.
Durante la produzione scrive il copione per ciascun episodio. Prepara il lavoro successivo, pianificando gli eventi e le relazioni con anticipo, scrive il copione del consiglio dell'isola con il presentatore e con il produttore, scrive il copione dell'introduzione del programma, degli eventi, dell'atterraggio, ecc…"
Per approfondire, scarica Studio sui reality Show (con inteventi tra gli altri di Aldo Grasso, Paolo Taggi) e Inchiesta sui Reality Show di Elena Redaelli, autrice di TvBoomerang , dalla sezione Guida per autori Tv di questo blog.
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