Quanto guadagna una escort? Moltissimo se è italiana

Olga Luce

Olga Luce, nata a Napoli nel 1982, è diplomata al liceo classico. Scrive di cronaca, costume e spettacolo dal 2014. Il suo motto è: il gossip è uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo (quindi tanto vale farlo bene)! Ha collaborato con Donnaglamour, Notizie.it e DiLei. Oggi scrive per Donnemagazine.it

Condividi

La storia di quella che si fa chiamare Maddalena è uno spaccato inquietante della società italiana: la ragazza ha cominciato a prostituirsi a 18 anni e oggi, cinque anni dopo, arriva a guadagnare 200.000 Euro all’anno.

Rifarebbe le stesse scelte? Sicuramente, e non è a favore della legalizzazione della prostituzione: nelle case chiuse non c’è più il brivido del proibito e, soprattutto, si pagano le tasse.

Quanto guadagna una escort?

Con gli introiti del suo lavoro è stata in grado di pagarsi gli studi senza gravare sulla sua famiglia e attualmente è in attesa di ricevere un’automobile sportiva del valore commerciale di oltre 4o.000 Euro.

Del suo lavoro ama principalmente il gusto del proibito e la sensazione di essere una cosa preziosa, un lusso per uomini potenti, disposti a sborsare cifre astronomiche per passare del tempo in sua compagnia.

Quanto chiede Maddalena? 600 Euro all’ora. In un anno, l’anno appena trascorso, è arrivata a guadagnare 200.000 Euro viaggiando da un capo all’altro dell’Italia per incontrare uomini che si prenotano anche una settimana prima per essere certi che lei sia libera e disponibile per un incontro.

Il lusso e la spensieratezza economica sono privilegi a cui Maddalena dice di non voler rinunciare nemmeno in futuro, quando avrà terminato di pagare gli studi.

Tra le altre cose è una studentessa che vanta ottimi risultati accademici, ed è in procinto di laurearsi in economia e commercio.

La storia di Maddalena

Maddalena non aveva ancora terminato il liceo quando decise di prostituirsi per la prima volta, dopo aver lavorato in un bar in qualità di cameriera e barlady. Il proprietario del bar le faceva pesanti avances e sarebbe stato disposto a pagarla profumatamente se lei avesse voluto diventare la sua amante. La situazione era diventata intollerabile, la ragazza si licenziò ma cominciò a riflettere sul fatto che avrebbe potuto guadagnare vendendo il proprio corpo volontariamente piuttosto che esponendolo ad avances poco gradite e poco remunerative.

Era italiana, bellissima, alta un metro e settanta, bruna e con un fisico da modella: i clienti sarebbero fioccati.

Lei e un’amica misero un annuncio su un giornale e nemmeno due ore dopo il telefono di cui avevano fornito il numero squillò. Si presentarono insieme, chiesero al cliente una somma irrisoria e ebbero entrambe un rapporto sessuale con lui. L’amica smise subito dopo, lei non trovò la situazione così scabrosa e decise di proseguire.

Oggi si pubblicizza su siti specializzati ma naturalmente il passaparola è uno strumento fondamentale per trovare clienti.

La sua storia è molto simile a quella di una diciottenne italiana che recentemente ha deciso di mettere all’asta la propria verginità, ma le due ragazze immaginano il futuro in una maniera del tutto differente.

Il sesso ignora il fisco

Gli enormi introiti derivati dalla prostituzione rimangono completamente intoccati dal fisco, dal momento che essendo completamente illegali non vengono dichiarati da chi si prostituisce.

Ne consegue che la regolarizzazione della prostituzione sul modello Nord Europeo fa storcere il naso a Maddalena esattamente come a molte altre ragazze che fanno il mestiere più antico del mondo.

“Dovrei aprire la partita IVA e a quel punto non potrei più nascondermi. Dovrei emettere fattura da escort? Mi pare improbabile”.