Qui giace Davide, Dave e il “Daveblog”

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Se girate per la blogosfera lo saprete sicuramente.

Dave era scomparso dal suo Daveblog (non lo sapevate? Leggete qui). Ne è nato un casino.

Mezza blogosfera ne ha parlato – io mi sono astenuto perchè non volevo scrivere idiozie senza sapere che fine avesse fatto realmente -, è stato aperto un blog sulla scomparsa (Davelost), è nata una petizione; insomma Davide ha vissuto dei momenti di pura celebrità. Sarà contento di tutto ciò, si sa che i blogger – e il suo caso non è differente – sono un po' egocentrici.

Ora è tornato, ma le sue giustificazioni non convincono nessuno. Anzi, in realtà non è ancora tornato, si è solo fatto vivo dopo 10 giorni.

[…] In attesa di tempi migliori per il mio router (“connettività limitata o assente” da 10 giorni, che ci crediate o no) e dopo un primo buco nell’acqua col tecnico Telecom, che ha gentilmente restituito al mittente l’accusa di guasto alla centrale, mi trovo a dovere commentare qualcosa che è veramente più grande di me […]

Quindi problemi di connessione.

Non credo nemmeno io alla giustificazione, ma sosterrò fino alla morte il diritto di Dave di farsi i cazzi suoi.

Ma la mia, non posso farne a meno, devo dirla.

Nella mia labile mente gira e rigira l'idea che questo fosse un esperimento scappato di mano. Ecco, l'ho detto. Passo ad altro.

Sono piuttosto preoccupato per Davide, non per Dave. La comunità di lettori che è riuscito a creare in questi anni – molti simpatici, tanti acuti – si è trasformata in una comunità di recupero per psicolabili.

Qualcuno ha pubblicato notizie di incidenti mortali pensando fosse rimasto coinvolto anche Davide, altri hanno pensato che l'ultimo post potesse contenere messaggi criptati da interpretare per poter scoprire il mistero della sparizione, qualcuno ha fornito notizie false sulle generalità di Davide (nessuno sa chi è, inutile dirlo), altri hanno pensato che Dave fosse in realtà Gianluca Neri (questa è bella, quanto drammatica), qualcuno è andato a leggere tutti i suoi post alla ricerca di indizi sulla sua vita.

Se volete leggere i loro commenti (mentre scrivo sono 1643) andate qui

Ma c'è una cosa su tutte che più mi preoccupa. Davide, non Dave, dovrà da oggi affrontare una vita pesante. Il Daveblog, da qui in poi, per lui potrebbe trasformarsi in un obbligo. Molti lettori hanno tentato in tutti i modi di invadere la sua privacy alla ricerca di notizie sulla persona (Davide) vedendo mancare il blogger (Dave). 

Non c'è via di scampo per lui.

Dave è ormai cucito sulla pelle di Davide.
Il Daveblog sarà un fardello da portarsi dietro fino alla fine. Piacevole – visto che Davide lo ama – per ora, troppo pesante – magari – in futuro.

Qui giace – amato e stimato – Davide, Dave e il Daveblog.
Angosciante.