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Raffaella Carrà ha ancora molto da dare, e soprattutto da dire, alla televisione italiana.
La showgirl, cantante e ballerina oggi ha 75 anni, ma è prontissima a cominciare una nuova avventura televisiva con un programma su misura per lei, che la vedrà condurre interviste a personaggi famosi dello spettacolo e della cultura italiana. L’argomento principe del programma, che comincerà a breve, non avrebbe potuto essere che la televisione attuale, in merito alla quale la Carrà sembra avere le idee molto chiare (e per niente gentili).
Si potrebbe dire che da quando Raffaella Carrà ha cominciato a far televisione i tempi siano profondamente cambiati e non necessariamente in meglio. Per quanto la Raffaella Nazionale sia rimasta un’icona e abbia dimostrato in più di un’occasione di essere perfettamente al passo con i tempi (quelli storici e quelli televisivi), la showgirl bolognese guarda con molto disappunto e un po’ di raccapriccio le performance dei personaggi che si affollano nei programmi televisivi che in questo periodo vanno per la maggiore.
Inutile dire che i reality siano una delle cose che alla Carrà non vanno esattamente a genio. Non è il format a far storcere il naso a Raffaella, quanto piuttosto l’uso che ne fanno personaggi più o meno famosi. In merito all’Isola, ad esempio, durante un’intervista a Vanity Fair, la regina del Tuca Tuca ha pronunciato una frase al vetriolo:
Oggi in TV vedo naufraghi con un filo nel sedere […] Non giudico perché non sono mai stata moralista, però che vogliano mostrare filo e capezzolo è evidente. Forse anche a noi lo avrebbero fatto passare, ma il punto è che non piaceva a me.
In un epoca di manie di protagonismo e di costanze presenza mediatica di moltissimi personaggi televisivi che sembrano fare molta fatica a rimanere lontani dalle telecamere, Raffaella Carrà sembra fare completamente eccezione. Ha infatti spiegato che a suo modo di vedere rimanere lontani dalla televisione sia necessario ai professionisti della TV per capire cosa vuole il pubblico e guardare al mezzo televisivo dall’esterno, senza farsi influenzare dalle dinamiche che governano la realizzazione dei programmi.
In questo modo, rimanendo con i piedi per terra, si può sperare di proporre qualcosa di innovativo o, almeno, di capire quello che i telespettatori vorrebbero o si aspettano. Proprio da queste riflessioni, quindi, sembra nascere il progetto del nuovo programma di Raffaella Carrà sui Rai Tre:
In questo momento di omologazione anche televisiva, di reality tutti uguali fatti di nulla, che portano in primo piano la superficialità, una trasmissione di parole, di scambio e di confessioni mi sembra che sia qualcosa di giusto.
In realtà nella nostra televisione attuale non mancano affatto le trasmissioni in cui personaggi televisivi e persone comuni si “confessano” mettendo in pubblica piazza le proprie storie più intime e, talvolta, i propri segreti più piccanti. Del resto Barbara D’Urso, che ha costruito un impero e un’immagine proprio attraverso la narrazione di storie simili, ha assolutamente sdoganato il trash rendendolo pane quotidiano per tutti i telespettatori (beccandosi talvolta anche delle critiche importanti).
Stando alle dichiarazioni della Carrà però i l suo programma dovrebbe offrire una ventata di storie prive di trash, in cui le emozioni e i personaggi non verranno esasperati a tutti i costi per attirare l’attenzione del pubblico “popolare”.