Raoul Bova confessa: “Grazie ad un terapeuta oggi sono diverso”

Raoul Bova ha conquistato l'ultima copertina di Vanity Fair e si è raccontato un po': dall'amore per Rocio, alla ex Chiara, passando per la terapia

Raoul Bova ha conquistato l’ultima copertina di Vanity Fair e, per questa importante occasione, ha rilasciato un’intervista e si è raccontato un po’. Dal rapporto con l’ex moglie Chiara Giordano all’amore con Rocío Muñoz Morales, passando per quelle che sono le sue ansie e paure più grandi. Uno degli attori italiani più apprezzati di sempre ha ammesso che grazie alla terapia oggi è un uomo completamente diverso.

La confessione di Raoul Bova

Raoul Bova ha da poco compiuto 48 anni, ma è ancora bellissimo. Dai tempi in cui debuttava giovanissimo in Piccolo grande amore sono passati 26 anni, ma lui sembra ancora un ragazzino. Vanity Fair gli ha dedicato l’ultima copertina e, per questa importante occasione, si è raccontato un po’. Ad oggi, l’attore è uno dei più amati e gettonati del nostro paese e, qualsiasi ruolo scelga di interpretare, ottiene un enorme successo. Tra un po’ lo vedremo vestire i panni dello stilista Giorgio Armani nella nuova fiction Mediaset Made in Italy e, nel frattempo, si gode la famiglia e i suoi figli. Qual è il momento in cui è stato più felice? Ha ammesso: “Non c’è un momento in cui sono stato più felice. Ci sono tanti momenti che mi hanno dato la felicità. Non posso dare la priorità ad un solo momento perché sono stati tantissimi e io sono contento di questo”. Raoul non riesce a ricordare un solo momento di gioia, visto che si ritiene molto fortunato ad averne vissuti diversi, ma ha ammesso che quando sono nati i suoi figli si è emozionato molto.

La paura più grande

Raoul ha rivelato di avere sola paura, quella di perdere “la lucidità mentale”. L’attore ha ammesso: “Ho paura di perdere la mia lucidità mentale. Ho paura di perdere i sogni, la voglia di vivere. Si, ho paura di perdere la voglia di vivere”. Nonostante all’apparenza sembri un uomo forte, Bova ha dichiarato di avere alcune debolezze e di aver affrontato un percorso di psicoterapia per fare pace con una parte di sé. Il compagno di Rocío Muñoz Morales ha raccotato: “Se mi voglio comprare una cosa, lo faccio. Prima avevo l’ansia di prendere cose troppo fighe, non volevo che pensassero che ostentassi. Ho vissuto sempre in sottrazione, compravo le cose che non mi piacevano, che non erano quelle che desideravo, per essere rispettoso degli altri. Solo dopo ho capito che sono quello che sono, con gli stracci o con la Ferrari”.

L’importanza della terapia

Per raggiungere questa consapevolezza, che all’apparenza può sembrare una cosa di poco conto ma non lo è, Raoul ha fatto un grande lavoro su se stesso e si è affidato anche alla fede. L’attore ha rivelato: “Sono credente e tutto ciò che ho lo devo a Lui. Ci sono dei momenti nella vita in cui affronti delle difficoltà e sei solo davanti a Dio. Il mio lavoro mi costringe all’autoanalisi, ma ho fatto anche delle sedute con un terapeuta per capire alcuni passaggi che non riuscivo a risolvere da solo. E consiglio a tutti – a chi si accorge di non avere più il controllo, a chi ha eccessi di pianto, a chi ha tanta rabbia, a chi non contiene le emozioni – di andare da un terapeuta che riordini le cose. Ho vissuto momenti pesanti. Il malessere mentale è al pari di quello fisico, la depressione non va sottovalutata perché ti porta a fare dei grossi danni alle persone che hai accanto”. Bova ha vissuto un periodo molto delicato, ma, grazie alla psicoterapia oggi è un uomo completamente diverso e riesce ad accettare sia i suoi pregi che i difetti.

bova

L’amore per Rocío Muñoz Morales

Rocío Muñoz Morales è entrata nella sua vita dopo la separazione dolorosa da Chiara Giordano, madre dei suoi primi tre figli. Con lei è stato un colpo di fulmine e hanno costruito una bella famiglia, coronata dall’arrivo di due figlie. Raoul ha ammesso: “Quando l’ho incontrata, Rocío era quello che cercavo. Forse la gente avrà pensato: la classica crisi da quarantenne, ma a distanza di sette anni si vede che ho confermato quella scelta. Ho fatto un percorso interiore, per evitare che succedesse la stessa cosa con un’altra donna. Se fosse stata un’avventura sarebbe durata sei mesi e non sei anni, non avrei fatto le figlie. L’importante è stare bene e sto con lei non perché sono dipendente da una donna ma perché con lei condivido la vita”. Anche in questo caso, Bova ha ammesso che la terapia gli è servita molto, soprattutto per non commettere gli errori fatti nel matrimonio con la Giordano.

La frecciatina all’ex suocera

I rapporti con l’ex moglie Chiara ad oggi sono sereni, anche se all’inzio non è stato semplice. La Giordano è la figlia dell’avvocato matrimonialista Annamaria Berarnardini de Pace e proprio quest’ultima dedicò all’attore, subito dopo la seprarazione, una lettera intitolata “Genero degenerato”. Il legale, tra le tante cose, scriveva: “Per quanto lo disistimi, Raoul Bova rimane il padre dei miei nipoti e lo rispetto”. In merito a questa esternazione, Raoul ha dichiarato: “Le sembra una cosa bella da dire? Non credo. Comunque le cose vanno come devono andare. Se oggi i miei figli mi stimano è perché ho rispettato una coerenza, quel che ho promesso l’ho mantenuto. Se oggi posso imporre loro qualcosa è perché, dal momento zero, ho detto che sarebbero stati i figli alla pari delle altre due, o del terzo, del quarto, del sesto… Non diventeranno mai figli di serie B. Insomma, nonostante le ‘belle’ parole che l’ex suocera gli ha riservato, Raoul ha un buon rapporto con Chiara, che stima sia come donna che come mamma.


Scritto da Fabrizia Volponi

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