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Raoul Bova e Rocio Munoz Morales hanno scelto di scendere in campo a fianco della Croce Rossa Italiana.
In piena emergenza Coronavirus, la coppia è stata paparazzata dal settimanale Chi mentre gira per la Capitale distribuendo pasti, coperte e biancheria ai senzatetto.
Appena scoppiata l’emergenza Coronavirus, Raoul Bova e Rocio Munoz Morales hanno deciso di scendere in campo come volontari della Croce Rossa Italiana. I due attori hanno condiviso sui social qualche scatto di questa loro ‘missione’ e anche il settimanale Chi li ha paparazzati all’opera.
Negli scatti diffusi dalla rivista di Alfonso Signorini, Raoul e Rocio sono intenti a distribuire pasti, coperte e biancheria ai senzatetto di Roma. Per le vie della Capitale, con divisa della CRI e mascherine protettive, i coniugi Bova-Munoz Morales sono quasi irriconoscibili. L’attore, attraverso il suo profilo Instagram, ha scritto: “La nostra Italia nell’anima. Noi sul campo ad aiutarla con tutto il cuore ad uscire da questo momento.
Grazie Croce rossa italiana per darci la possibilità di regalare un sorriso a chi ha bisogno”. Rocio, citando Madre Teresa di Calcutta, ha esclamato: “Chi nel cammino della vita ha acceso anche soltanto una fiaccola nell’ora buia di qualcuno non è vissuto invano (Madre Teresa di Calcutta). P.S. Grazie di esistere volontari!”.
Bova, essendo ufficialmente Ambasciatore della Croce Rossa Italiana, ha fatto un gesto davvero encomiabile: ha messo a disposizione dell’ente la sua masseria in Puglia. Raoul possiede una proprietà a Fasano, in provincia di Brindisi, e ha annunciato che, nel corso dell’emergenza Coronavirus, i volontari della CRI potranno utilizzarla come meglio credono. Oltre all’impegno sul campo, l’attore ha deciso di produrre una fiction sulla Croce Rossa per raccontarne l’operato in Italia e nel Mondo.
Ha dichiarato:
“Una serie sulla Croce Rossa Italiana la studiavo da tempo, ora con il Coronavirus è diventato un progetto concreto già in avanzata fase di scrittura, pronti a girare appena si potrà, andando anche nei luoghi zona rossa. Una prima stagione di sei serate racconterà storie e personaggi ispirati alla realtà, impegnati sul fronte italiano del Covid 19, poi andremo avanti negli scenari internazionali di questa grande organizzazione che è sempre in prima linea nel mondo”.