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Ricky Martin e suo marito Jwan Yosef hanno annunciato di essere diventati padri del loro secondo figlio.
Si tratta del quarto bambino per Ricky Martin, una delle prime star internazionali ad aver fatto ricorso alla maternità surrogata, e oggi il cantante non potrebbe essere più felice al centro della sua numerosa famiglia.
Aveva annunciato che lui e suo marito erano “incinti” durante il discorso di ringraziamento per il National Visibility Award: Ricky Martin non aveva affatto compiuto questa scelta con leggerezza, ma per lanciare un ennesimo segnale di orgoglio e dignità da parte della comunità LGBT di cui da anni è ambasciatore.
Il premio gli era infatti stato conferito in virtù del suo enorme e costante impegno a favore della comunità LGBT e per le opere benefiche realizzate a salvaguardia della vita dei bambini vittima di sfruttamento minorile.
L’annuncio della nascita di Renn è arrivato ieri via Instagram: la fotografia ritrae il bambino tra le braccia di Ricky Martin che sorride mostrando la fede. Accanto a loro, sereno e rilassato, Jwan scatta il primo selfie di famiglia di cui Renn è protagonista.
Da quando ha fatto coming out, nel 2010, Ricky Martin non ha mai nascosto di voler realizzare il sogno di avere una famiglia felice e numerosa. Il suo desiderio di paternità si era concretizzato per la prima volta nel 2008 grazie alla nascita di Valentino e Matteo, due gemelli nati da madre surrogata. All’epoca Ricky Martin non aveva un compagno fisso e ha cresciuto praticamente da solo i due bambini fino al 2016, anno in cui ha incontrato l’artista svedese di origine siriana Jwan Yosef.
Da allora i due fanno coppia fissa e sono convolati a giuste nozze nel gennaio del 2018. Appena un mese prima era nata Lucia, la prima figlia della coppia, concepita ancora una volta attraverso la fecondazione assistita. A poco meno di un anno Ricky e Jwan hanno orgogliosamente presentato al mondo il loro secondo bambino.
La carriera di Ricky Martin ha conosciuto il proprio apice internazionale nella seconda metà degli anni Novanta. All’epoca il re del pop latino recitava brillantemente il suo ruolo di sex symbol eterosessuale, prestandosi a video musicali in cui era perennemente circondato da belle donne.
Questa sessualizzazione della sua immagine pubblica finì per ritorcersi contro il cantante nel momento in cui, nel 2010, Martin decise di fare coming out rendendo pubblica la propria omosessualità.
L’opinione pubblica si scagliò contro di lui accusandolo di enorme ipocrisia nei primi anni della carriera, ma da allora le cose sono cambiate grazie alla forza di volontà e alla coerenza del cantante.
Attualmente Ricky Martin è una delle icone più amate della comunità LGBT, rispettato non solo per il suo concreto impegno a favore dei diritti degli omosessuali e delle persone trans, ma anche per le sue generose attività filantropiche in altri campi come, appunto, la protezione dei bambini dallo sfruttamento lavorativo.