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Un nuovo paradigma per la disabilità
La narrazione pubblica e istituzionale della disabilità in Italia ha subito una trasformazione significativa grazie al Decreto Legislativo 62. Questo provvedimento, accolto con entusiasmo, rappresenta un cambio di paradigma: non più un approccio assistenzialista, ma una valorizzazione della persona e delle sue scelte. La ministra per le disabilità, Alessandra Locatelli, ha sottolineato l’importanza di questo decreto, che introduce un modello di valutazione multidimensionale e il Progetto di Vita personalizzato, permettendo a ogni individuo di essere protagonista della propria esistenza.
Le sfide della riforma
Tuttavia, la strada verso l’attuazione di questa riforma non è priva di ostacoli. Con il Decreto Milleproroghe, la riforma è stata rinviata al 1° gennaio 2027, suscitando preoccupazioni tra le associazioni e i cittadini. Se da un lato si comprende la necessità di una fase di sperimentazione più lunga, dall’altro cresce il timore che questo rinvio possa indebolire le aspettative generate. Alcuni gruppi, come FISH e FAND, vedono nella proroga un’opportunità per evitare disuguaglianze, mentre altri avvertono che potrebbe rappresentare un freno al cambiamento tanto atteso.
Un diritto da garantire
Il Progetto di Vita non deve essere considerato una concessione, ma un diritto fondamentale. È essenziale che vengano forniti strumenti chiari, risorse adeguate e tempi certi per garantire che ogni persona con disabilità possa vivere con dignità e autonomia. La ministra Locatelli ha assicurato che non si tornerà indietro e che la sperimentazione è necessaria per superare le criticità operative. In molte regioni, sono già attivi percorsi sperimentali che mirano a formare operatori e promuovere un linguaggio rispettoso e inclusivo.
Il futuro della disabilità in Italia
Il cambiamento culturale che questa riforma potrebbe portare è fondamentale per migliorare la vita delle persone con disabilità. È cruciale mantenere la fiducia nelle istituzioni e nelle alleanze tra famiglie, operatori e associazioni. Ogni giorno perso rappresenta un’occasione mancata per garantire autonomia e dignità. La riforma della disabilità in Italia è un passo importante verso un futuro più inclusivo, ma è necessario che tutti collaborino affinché questo cambiamento avvenga in modo efficace e tempestivo.