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Sentirò dolore? Per quanto tempo non sarò presentabile? Quando potrò tornare alla quotidianità? Quanto sono utili le foto del prima e del dopo? Proviamo a rispondere alle domande più frequenti di chi sta pensando di rifarsi il naso.
Il corpo è lo specchio dell’anima, ma l’apparenza non è solo narcisismo perché sentirsi bene con se stessi aiuta a vivere serenamente i rapporti interpersonali e a sorridere alle opportunità. Chi decide di ricorrere alla chirurgia plastica estetica lo fa perché desidera fare pace con una parte del proprio corpo oppure semplicemente per piacersi di più.
Se c’è una parte del corpo con la quale è davvero difficile scendere a patti, questa è il naso. Proprio per questo spesso si decide di modificarlo con una rinoplastica.
Le tecniche di intervento al naso sono oggi meno invasive e pericolose, ma questo non deve fare abbassare la guardia sui rischi dovuti a trattamenti che potrebbero risultare inutili se non addirittura controindicati. Le regole per prendere le giuste precauzioni si riducono essenzialmente a due: informarsi e in definitiva volersi bene.
Per adempiere al meglio a questo proposito è importante scegliere con attenzione e lasciarsi consigliare solo dai chirurghi migliori nella rinoplastica, quelli cioè che hanno un curriculum professionale solido e verificabile e che siano altamente specializzati proprio nella chirurgia facciale.
Tra gli interventi in assoluto più richiesti c’è la rinoplastica: le statistiche su quali interventi vengono eseguiti con maggiore frequenza sia dagli uomini che dalle donne, ci dicono che è il naso la parte del corpo a cui viene data più importanza in assoluto. Elemento di equilibrio del volto, segno distintivo per eccellenza. Sapevate ad esempio che il naso è il catalizzatore degli occhi?
Le donne che scelgono di rifarsi il naso nella maggioranza dei casi è perché ritengono che quello che hanno è troppo ingombrante tanto da farle sentire a disagio, non amano il loro profilo e di conseguenza tendono a camuffarlo in tutti i modi a disposizione, compresi trucco e parrucco.
Se parliamo di rinoplastica maschile invece la correzione funzionale è il principale motivo per cui un uomo decide di intervenire chirurgicamente con una rinoplastica, vale a dire per motivi legati alla respirazione o a un setto nasale deviato. Tuttavia anche per i maschietti il fattore estetico non è più trascurabile: un naso eccessivamente grande o lungo può causare qualche difficoltà nella relazione con gli altri.
Si tratta di un intervento semplice per il paziente che lo subisce, ma che richiede una grande esperienza e abilità tecnica da parte del chirurgo perché la scelta di intervenire su dorso nasale, punta, angolo nasofrontale e angolo naso labiale, setto nasale e narici, comporta una visione d’insieme che deve adattarsi al volto e ai lineamenti di ciascuno. Niente nasini alla francese per tutti: a ciascuno il suo naso!
“La rinoplastica, se fatta bene, modifica positivamente l’aspetto del volto, per questo è l’intervento che più di altri riesce a migliorare l’autostima di un paziente” ci spiega Mario Dini, chirurgo plastico specialista della Rinoplastica e non a caso considerato tra i maggiori esperti in Italia nell’intervento di rimodellamento del naso.
Sentirò dolore? Quali sono i tempi di recupero dopo che avrò fatto la rinoplastica? Queste le domande che più frequentemente vengono poste da chi sta valutando di sottoporsi a un intervento di rimodellamento del naso: “Intanto sfatiamo un mito – ci dice Dini – quella del dolore per una rinoplastica è una credenza tanto diffusa quanto ormai non più vera se il chirurgo usa le tecniche più all’avanguardia: la rinoplastica moderna non prevede più l’uso di tamponi, il che la rende praticamente indolore. È vero che purtroppo tantissimi chirurghi meno aggiornati ancora utilizzano tamponi nasali è questo sì rende l’intervento molto doloroso. Per quanto riguarda i tempo di recupero invece vale la pena precisare che non è possibile accorciare i tempi biologici di guarigione. Fare sport, mettersi gli occhiali, abbronzarsi, mangiare cibi troppo caldi o andare in moto sono attività da evitare per esempio nelle prime settimane dall’intervento perché i tessuti devono poter avere il tempo di guarire completamente e la pelle deve poter aderire naturalmente, senza ostacoli o costrizioni”.
Non cedere al desiderio di accelerare i tempi può permette di guardarsi allo specchio ottenendo una grande gratificazione sul risultato finale: la guarigione dei tessuti permetterà al risultato finale di emergere di settimana in settimana.
L’impiego di tecniche all’avanguardia e poco invasive ha permesso di ridurre i tempi di recupero, in modo da eliminare il più possibile traumi e stress. Vediamo allora quali sono una per una le fasi che seguono un’operazione di rinoplastica:
Molte persone fanno affidamento alle classiche foto che ritraggono il volto di qualche sconosciuto/a prima e dopo l’operazione al naso: si tratta di foto reperibili facilmente su Internet ma la cui veridicità non sempre è verificabile.
A tal proposito abbiamo consultato ancora Mario Dini, che di rinoplastiche ne ha effettuate moltissime lungo la sua carriera: «Non esistono casi di operazioni il cui risultato è sovrapponibile a un altro per questo personalmente scelgo di non mostrare mai le foto del prima e del dopo.
Oltre alle non trascurabili questioni di privacy, spesso, le foto divulgate saranno quasi certamente gli esempi di interventi meglio riusciti, ma ciò che sicuramente costituisce un’ottima pubblicità per il chirurgo può al contrario rappresentare un inganno per il paziente.
Molto meglio richiedere al chirurgo una simulazione al computer di come sarà il proprio naso dopo la rinoplastica. Una simulazione che poi proprio il chirurgo potrà usare come guida durante l’intervento. Più il risultato finale si avvicinerà a questa ipotesi più l’intervento potrà dirsi riuscito»