Robbie Williams ha raccontato in un’intervista a cuore aperto di soffrire di un disturbo mentale con il quale combatte da anni. “Sono sempre incline a sabotare tutto. Ho una malattia che vuole uccidermi ed è nella mia testa, per questo motivo sono costretto a tenere sempre alta la guardia”.
La malattia mi ha quasi ucciso
Nel corso dell’intervista il cantante ha raccontato molti dettagli intimi della sua malattia che più di una volta lo ha portato in punto di morte. L’ultima in ordine di tempo risale allo scorso ottobre, quando, durante la tournée australiana del suo ultimi album, ha dovuto essere ricoverato d’urgenza per un’anomalia al cervello che lo ha costretto ad un ricovero in terapia intensiva. “Ho già affrontato l’oscurità molte volte, ma all’epoca avevo 23 anni, 27 e poi 32. E’ stato molto strano passare dal palco alla terapia intensiva. l’intera esperienza mi ha davvero terrorizzato”.
Da sempre Robbie lotta contro sua malattia con la quale ha un rapporto tormentato: “A volte mi travolge e a volte invece è uno strumento del quale ho bisogno per salire su un palco. A volte vivo nella meraviglia ed è stupendo, ma nella maggior parte dei casi sono semplicemente umano, un essere umano che prova a fare i conti con quella cosa che sta tra le sue orecchie”.
Una vita di eccessi
La star del pop britannico è da sempre famoso per i suoi eccessi e le sue stravaganze. Alcuni anni fa aveva dichiarato di aver fatto uso di sostanze stupefacenti e di aver sofferto di una forte depressione che lo ha portato ad un ricovero obbligato in una struttura. Suscitarono molto scalpore anche alcune sue dichiarazioni relative a certi incontri che avrebbe avuto con gli ufo, che lo ossessionarono a tal punto da spingerlo a passare più di una settimana nel deserto del Nevada in cerca di avvistamenti e a produrre un relativo documentario.
La maturità e George Michael
Durante l’intervista Robbie Williams ha poi parlato del suo rapporto con George Michael e di come la morte dell’amico l’abbia parecchio scosso. A legare i due artisti non era solo una profonda amicizia ma anche una storia artistica simile. Entrambi erano diventati solisti dopo aver fatto parte di band di successo (I Take That per Williams, gli Wham! per Michael), entrambi avevano lottato contro gli stessi demoni.
Negli ultimi anni Williams si è detto più volte cambiato grazie al matrimonio e alla nascita dei suoi due figli, cercando anche un riscatto musicale con la pubblicazione del suo ultimo album Under the Radar Vol 2.