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Scoperte scientifiche come quelle della grande scienziata Marie Curie o della collega Rita Levi Montalcini hanno meritato il più grande riconoscimento.
Lo stesso vale per Robert Koch che appassionandosi alla microbiologia e batteriologia ha scoperto come combattere una malattia mortale.
Heinrich Hermann Robert Koch (Clausthal-Zellerfeld, 11 dicembre 1843 – Baden-Baden, 27 maggio 1910) è stato un medico, batteriologo e microbiologo tedesco. Cresce con altri 12 fratelli e i genitori una vita abbastanza difficile perché nonostante il lavoro proficuo del padre non è facile mantenere e istruire così tanti figli.
Per questo, appena possibile, molti si trasferiscono in America per cercare più fortuna.
Robert è un figlio di cui essere fieri, perché già all’età di quattro anni impara grazie ai fratelli a leggere e scrivere.
Ottiene un insegnante privato per i primi anni finché poi, data la propensione per le scienze, si iscrive al liceo. Nel 1862 completati i primi studi decide di iscriversi all’Università di Gottinga per frequentare la facoltà di medicina. Qui gli viene offerto un posto come assistente, sebbene solo al terzo anno.
Ottenuta la laurea prova a lavorare in un famoso ospedale di Berlino, ma rimane deluso da quel tipo di vita.
Così, non potendo rimanere senza soldi, pensa di arruolarsi come medico militare in Russia. I genitori lo fermano e gli fanno ottenere un posto come medico assistente all’ospedale di Amburgo.
Rimane dentro di lui però la volontà di emigrare all’estero e cercare fortuna come i fratelli. Per un attimo quando si sposa con l’amica d’infanzia Emmy Fraatz sembra non succederà. Con l’arrivo della prima e unica figlia capisce però di aver bisogno di maggiore stabilità economica così si trasferisce in Polonia dove diventa un medico famoso. Si arruola inoltre nel 1870 come medico volontario per la guerra franco-prussiana dalla quale torna con grande sicurezza economica ottenendo un posto come medico ufficiale a Wollstein.
Proprio a Wollstein acquista casa e crea un laboratorio dove effettuare i suoi studi sulla tubercolosi. Si appassiona alla batteriologia studiando l’antrace, una malattia endemica presente negli animali e inventa la microscopia fotografica per aiutarsi in questo studio. Riesce attraverso i suoi studi a comprendere la più grossa epidemia e quindi come eliminare la turbercolosi.
Durante un viaggio gli viene comunicato che questa scoperta gli ha permesso di vincere il Premio Nobel per la medicina, da ritirare a Stoccolma. Dopo la vittoria del premio nel 1905 rimane in vita ancora pochi anni dovendo interrompere i suoi viaggi per scoprire come combattere altre malattie mortali come malaria, colera e peste.