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Per i suoi rapporti controversi con gli allenatori e la stampa è sempre stato considerato un personaggio controverso, ma sicuramente è stato una risorsa fondamentale nel calcio.
Con una vita intera dedicata al calcio, prima come giocatore e poi come allenatore, scopriamo il passato di Roberto Mancini.
Roberto Mancini (Jesi, 27 novembre 1964) è un ex calciatore italiano e allenatore, nonchè commissario tecnico della nazionale italiana. Esordisce in Serie A già all’età di 16 anni giocando con il Bologna e segnando 9 gol solo durante il primo campionato. La squadra per forze maggiori retrocede in Serie B e l’anno successivo si sposta alla Sampdoria per i successivi 15 anni.
Qui trova un fedele compagno di squadra con cui crea una delle coppie d’attacco più forti d’Italia, Gianluca Vialli. Vengono soprannominati “I gemelli del gol” e portano a casa uno scudetto, 4 Coppe Italia e una Coppa delle Coppe.
Nel 1990 partecipano anche alla finale della Coppa dei Campioni, ma perdono contro il Barcellona.
Nel 1997 decide che per via dei rapporti difficili con il presidente Enrico Mantovani è meglio cambiare squadra e passa alla Lazio. Molti dei suoi ex compagni lo seguono e si rigenera una squadra forte che apre un ciclo di vittorie per i biancocelesti. Tra queste lo scudetto del 1999 e la Supercoppa europea vinta conto il Manchester United, due Coppe Italia e una Supercoppa Lega.
Nonostante il talento indiscusso e i grandi successi riconosciuti, per via del suo rapporto difficile con allenatori e stampa la sua partecipazione in Nazionale sarà sempre molto ridotta. Alla fine della sua carriera potrà contare 36 presenze e 4 gol .
La carriera di allenatore inizia nel 2000 con il Leicester City ma nello stesso anno viene chiamato dalla Fiorentina e quindi torna in Italia. Con la sua squadra vince subito una Coppa Italia nonostante le critiche ricevute dagli addetti ai lavori. Nel 2002 dopo 17 partite decide di abbandonare l’incarico e passare alla Lazio.
Anche qui ottiene ottimi risultati nonostante la squadra sia in un vortice di polemiche date da vicissitudini finanziarie.
Vince con la squadra la Coppa Italia nel 2003/2004 per poi lasciare i laziali a favore dell’Inter di Massimo Moratti.
Con l’Inter non ottiene da subito i successi raggiunti con le altre squadre e la strada per lo scudetto sembra lontana.
A fine stagione però con un grande recupero vincono la coppa UEFA con Simonini. Nella stagione successiva vince subito la Supercoppa contro i bianconeri ma non tarda ad arrivare la delusione con l’eliminazione dalla Champions League.
Mancini chiude il percorso con la vittoria di un terzo scudetto con i neroazzurri e come accade per Gabriele Oriali, l’arrivo di Jose Mourinho rivoluziona tutto.
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